COMUNICATO STAMPA

PROGETTO OCCUPAZIONALE BIM dell’ADIGE – PAT: un’esperienza di successo da sviluppare e calibrare meglio con le altre politiche attive del lavoro provinciali.

 

Si è svolto questa mattina nella splendida cornice della Centrale Idroelettrica di Mezzocorona l’incontro fra BIM (bacino imbrifero montano) dell’Adige, la Provincia autonoma di Trento (con il coordinamento del Servizio Sostegno Occupazionale e valorizzazione ambientale), il Consorzio Lavoro Ambiente (Cooperazione) e le Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL CISL UIL.

Si è trattato di un’operazione meritoria che il Bim dell’Adige ha sostenuto con lungimiranza e sensibilità sociale, investendo fra l’altro risorse importanti (4,5 mln di euro), recuperandole in parte  da altre destinazioni sociali e culturali pur interessanti, ma forse, in questa crisi economica così profonda e drammatica, meno urgenti  rispetto alla necessità di creare occupazione.

Piace ricordare che si e’ giunti a questo risultato dopo le richieste del Sindacato ai BIM di specifiche proposte di intervento sociale nel mercato del lavoro, partendo dall’idea che tanti altri soggetti privati e pubblici,  e quindi anche i BIM, possano, anzi debbano diventare finanziatori, promotori, almeno sui territori di loro competenza, di iniziative a supporto dell’occupazione locale.

La Provincia Autonoma, l’Assessore allo Sviluppo economico ed al Lavoro Olivi in particolare, ha condiviso questa idea e lavorato per questa svolta. Oggi sono 359 le persone coinvolte nei progetti che i 114 Comuni del BIM dell’Adige hanno attivato con queste risorse e, cosa che più soddisfa Ianeselli, Pomini ed Alotti, tanti dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte sono giovani, che possono finalmente cominciare a conoscere il lavoro e sentirsi così anche parte attiva nelle loro stesse comunità’ di appartenenza.

Consapevoli che il ruolo del Bim non possa esaurirsi nel finanziamento di opportunità occupazionali nell’ambito dei lavori socialmente utili, riteniamo però prezioso e per certi versi insostituibile, l’apporto dei BIM al consolidamento della domanda di lavoro riservata anche ai soggetti deboli del mercato.

Confidando quindi che anche negli anni a venire il BIM continui ad investire parte delle proprie risorse nella creazione di nuove opportunità occupazionali, e che in maniera analoga anche gli altri consorzi passino da qualche sperimentazione frammentata “a macchia di leopardo”(come il BIM del Sarca o quello del Brenta) ad un’azione strutturata, CGIL CISL e Uil  si rendono disponibili a verificare modalità e criteri utili a rendere sempre più efficaci iniziative di tale portata economica e sociale.

Il Segretario della UIL Walter Alotti – che ha preso la parola in rappresentanza unitaria delle OO.SS Confederali –   ha anche proposto, di programmare,  in sinergia, con l’assistenza ed il supporto di Agenzia del Lavoro e dei Centri per l’impiego di riferimento territoriale, i progetti di inserimento occupazionale  dei Comuni per evitare qualche discrasia organizzativa o qualche intervento che potrebbe incrociarsi, sovrapporsi ad altri interventi già strutturati (come Azione 19 o quelli del Progettone).

Un doveroso ringraziamento, quindi, al BIM dell’Adige ed a tutte le istituzioni per la realizzazione in questi pochi mesi un progetto importante, soprattutto per l’impronta di  spirito civico e solidaristico che infonde e per la  concreta vicinanza e coinvolgimento delle persone alla ricerca di un’opportunità di lavoro, di riscatto sociale e cittadinanza.

p.la CGIL del Trentino                p.la CISL del Trentino                p.la UIL del Trentino

   Il Segretario Generale                          Il Segretario Generale               Il Segretario Generale                                       

Franco Ianeselli                                         Lorenzo Pomini                              Walter Alotti

Scarica il pdf: Progetto occupazionale BIM 2_19702

Scarica l’intervento di Walter Alotti

intervento Alotti Mezzocorona 191017