l’Adige – 26 ottobre 2022

Progettone, c’è la riforma

Con 18 voti a favore – compresi Pietro De Godenz (Upt) e Lorenzo Ossanna (Patt) – e 11 astensioni è stata approvata ieri la riforma del Progettone presentata dall’assessore provinciale alle attività economiche, Achille Spinelli.
«La nuova legge – ha commentato dopo l’approvazione l’assessore Spinelli – garantisce che il Progettone potrà continuare ad essere uno strumento chiave della nostra autonomia».
«Un aggiornamento della legge – ha aggiunto – che non snatura il Progettone andando tuttavia a ridefinire aspetti sostanziali e procedurali per armonizzare lo strumento alla normativa europea e nazionale sopravvenuta nel tempo. Con la nuova legge continueremo ad accompagnare alla pensione le persone in età matura e offriremo opportunità occupazionali a chi non trova alternative sul mercato del lavoro ordinario. Il Progettone rientra tra le misure di politica attiva del lavoro, ovvero si passa da strumento che accompagna il lavoratore disoccupato sino alla pensione, a misura finalizzata al reinserimento nel mercato del lavoro del lavoratore maturo disoccupato».
Dopo le forti critiche che hanno accompagnato la riforma, soprattutto da parte sindacale, ora che la riforma è legge Spinelli dice: «Tutti contribuiscano a rasserenare gli animi dei lavoratori, fatti oggetto di paure e tensioni immotivate e destabilizzanti».
Ma Cgil, Cisl e Uil del Trentino confermano le loro preoccupazioni: «Senza risorse certe non c’è nessuna riforma del Progettone. Vincolare gli stanziamenti all’incertezza economica per noi resta inaccettabile. Resta il rischio che in un momento di grave crisi si possa decidere di tagliare mettendo a rischio la tenuta sociale». Dal loro punto di vista la mediazione raggiunta tra Giunta e minoranza non è ancora abbastanza. Un testo su cui le tre confederazioni hanno trattato per mesi, mobilitando anche le lavoratrici e i lavoratori e riuscendo alla fine
quasi a far quadrare il cerchio sui punti più controversi, cioè il meccanismo dell’intesa per la definizione dei criteri di accesso al Progettone e la tutela occupazionale. Ultimo punto era quello delle risorse: fin dall’inizio le tre confederazioni hanno chiesto finanziamenti certi e pari almeno a quello dell’ultimo triennio per garantire il concreto funzionamento dell’intervento. Ed è su questo punto che l’accordo non è stato raggiunto perché si vincolano le risorse

Scarica il pdf: ADIGE Progettone ART 261022