l’Adige – 12 ottobre 2022

Progettone, sulle risorse salta l’intesa

Sulla riforma del Progettone, che tra oggi e domani sarà all’esame del consiglio provinciale, i sindacati e l’assessore alle attività economiche Achille Spinelli erano a un passo dall’accordo, ma a rischiare di far saltare tutto è la mancata disponibilità della giunta provinciale ad assumere un impegno su risorse certe da mettere a disposizione per questo intervento.
Il confronto sembrava aver imboccato la strada giusta con la definizione di un testo di accordo quadro sul Progettone finché la Provincia non ha proposto una modifica sul punto relativo proprio alle risorse. Nello specifico la Giunta si impegna a individuare le risorse – si legge – sostanzialmente in linea con gli stanziamenti dell’ultimo triennio, tenendo conto anche della necessità di adeguamento delle restribuzioni
«ferma restando la valutazione della sostenibilità finanziaria a fronte delle incerte dinamiche della finanza provinciale anche conseguenti alla crisi energetica in atto».
Ecco, quest’ultima precisazione, che di fatto non garantisce che le risorse ci saranno, viene ritenuta inaccettabile dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, che hanno comunicato di non poter firmare l’accordo quadro se resterà questa formulazione.
«Il sistema dei lavori socialmente utili in Trentino – ricordano infatti Cgil, Cisl e Uil – nasce come risposta agli effetti occupazionali e sociali delle situazioni di crisi del tessuto economico locale. È proprio nelle situazioni di rallentamento delle dinamiche economiche o addirittura di recessione come quella che abbiamo alle porte – situazione che la Giunta si ostina ad affrontare purtroppo senza un vero dialogo con tutte le parti sociali e senza un pragmatico processo di concertazione – che, nell’allocazione delle risorse a disposizione della finanza pubblica provinciale, andrebbero privilegiati gli investimenti nelle politiche del lavoro e della coesione sociale. Chiediamo quindi che venga espunta la frase “ferma restando la valutazione della sostenibilità finanziaria a fronte delle incerte dinamiche della finanza provinciale anche conseguenti alla crisi energetica in atto”. Se la nostra richiesta fosse accettata, siamo pronti a sottoscrivere l’intesa.
Confidando quindi nell’accoglimento di quanto da noi proposto».
Sugli altri punti la trattativa aveva invece fatto passi avanti, come ad esempio sulla condivisione di un emendamento al disegno di legge per prevedere che i criteri per l’ingresso dei lavoratori nel Progettone siano definiti d’intesa con la Commissione provinciale per l’impiego, dove siedono datori di lavoro e sindacati. Il consiglio provinciale ieri non è ancora arrivato ad esaminare questa riforma, assorbito dalla discussione del disegno di legge di Alex Marini (M5s) sull’attivazione di un Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e per la promozione della trasparenza e della cittadinanza consapevole. Marini in un ampio intervento ha difeso l’istituzione dell’Osservatorio, una proposta già bocciata in commissione «senza motivazione» dalla maggioranza di centrodestra.

Scarica il pdf: ADIGE Progettone ART 121022