Regione, l’ente va rafforzato nella logica dell’Euregio. La giunta lavori a costruire sinergie con Bolzano e Innsbruck. Così si rafforza l’Autonomia
“L’Autonomia non è un fortino né una rendita di posizione. E’ una dimensione dinamica che va continuamente rafforzata e rinnovata. In questo quadro la Regione può e deve avere un ruolo importante”. Intervengono così i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino sul dibattito relativo al futuro dell’ente regionale. “Non si può ridurre la Regione ad una scatola vuota – dicono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. E non crediamo che l’Autonomia delle due Province sia alternativa all’ente regionale. Al contrario è rinnovando il ruolo della Regione che si rafforzano Trentino e Alto Adige”.
Un tema che secondo le tre sigle va tradotto in concreto all’interno di un ragionamento più ampio che deve coinvolgere anche il Tirolo per dare gambe all’Euregio e che non può non muoversi all’interno di una cornice di riferimento più ampia che è l’Unione Europea. “Su molte partite strategiche, dallo sviluppo economico al welfare, dall’istruzione al lavoro, dall’energia alla tutela dell’ambiente, alla salute Trento e Bolzano devono imparare a dialogare e collaborare tra loro. Al contrario si assiste sempre più frequentemente a scelte portate avanti in solitaria, come la recente questione della facoltà di medicina o il tema dell’AutostrAda del Brennero— ricordano i tre segretari -. E’ assurdo chiudersi in una logica di autosufficienza, o peggio, come sembra di voler fare la giunta Fugatti, di sudditanza rispetto alle vicine regioni Veneto e Lombardia, accomunate al Trentino esclusivamente per il colore della maggioranza politica che le governa. In questo senso crediamo che chi siede al vertice della Provincia di Trento abbia la responsabilità di continuare ad alimentare le prerogative di Autonomia della nostra terra, non sottoponendosi a logiche di temporanea convenienza politica”.
Trento, 13 febbraio 2020
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