17 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino

«Rossi, relazione ok: ma imprese assenti»

Per i sindacati promosso il welfare provinciale, meno le politiche fiscali

I sindacati confederali trentini promuovono la relazione di Ugo Rossi sulla Finanziaria provinciale, ma chiedono un passo in più al presidente perché richiami le imprese a una più forte concertazione. «Gli imprenditori — incalza Lorenzo Pomini, segretario generale Cisl — sono prontissimi a fare lobby per chiedere agevolazioni fiscali, ma lo sono molto meno quando c’è da fare il loro mestiere, facendo perdere occasioni al territorio. Pensiamo al recente appalto da 76 milioni per le infrastrutture nel Basso Sarca, vinto da imprese non trentine, perché le nostre non hanno saputo mettersi in gioco, facendo perdere al territorio risorse e posti di lavoro». Per questo Pomini richiama con forza la politica a fare fronte comune, evitando di farsi prendere la mano dalle polemiche preelettorali. «Bisogna remare tutti nella stessa direzione — continua il numero uno della Cisl — quando lo si è fatto, parlamentari e Provincia hanno colto risultati positivi a tutela dell’autonomia, come percorso virtuoso da difendere. Una politica unita ha anche l’autorevolezza per richiamare gli imprenditori alle loro responsabilità nella concertazione. I sindacati, al contrario, non si sono mai sottratti alla cooperazione sugli obiettivi primari». Uno stile di lavoro che ha portato a buoni risultati, a sentire Walter Alotti, convinto che il coinvolgimento democratico delle parti sociali debba essere esteso all’Euregio, come premessa a un allargamento della partecipazione alle scelte strategiche. «Dalla Provincia cose buone sul welfare — sostiene il segretario generale Uil — penso al sistema degli ammortizzatori sociali, all’assegno unico provinciale, alla riforma dell’assistenza agli anziani centrata sul progetto Spazio argento. Chiediamo, invece, un cambio di passo sulla fiscalità, che ha favorito gli imprenditori, ma non ha subito modifiche significative per famiglie e lavoratori. Sull’Imis ci saremmo aspettati qualche segnale in più». La richiesta di Alotti a Rossi è chiara: «Chiami gli imprenditori a contribuire maggiormente al gettito, soprattutto quelli del comparto turistico che va a gonfie vele e, con una tassa di scopo, potrebbe contribuire a investire su comunicazione e infrastrutture, che potrebbero contribuire a una crescita ulteriore». E investimenti dovrebbero essere indirizzati anche verso l’edilizia. «Risorse provinciali—precisa il segretario generale Uil — che devono incentivare le ristrutturazioni, a sostegno del settore». Ragionamenti condivisi anche da Franco Ianeselli. «Bene il complesso delle politiche del lavoro — osserva il segretario generale della Cgil — ma si superi lo sfilacciamento con le imprese. Chiediamo, inoltre, maggiore incisività su scuola e ricerca su cui, pur in un quadro positivo, abbiamo colto qualche tentennamento». Il leader della Camera del lavoro, comunque, invita a Rossi a rimanere con i piedi ben piantati per terra. «Legittimo rivendicare i buoni risultati che ci sono stati—conclude— ma se, davvero, siamo di fronte a una legislatura fondativa, lo stabiliranno gli storici. Sicuramente è stato fatto un buon lavoro sul rapporto tra Stato e Provincia o, ancora, sul rinnovo della concessione per l’autostrada A 22.

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