Il T – 04 maggio 2024

Rovereto. Grande assente: l’industria

C’è un’assenza pesante in questo avvio di campagna elettorale, e cioè il tema industriale. Se ne sono accorti con stupore i sindacati Cgil, Cisl e Uil che chiedono alle forze politiche in lizza di porre attenzione a un comparto che a Rovereto ha un’importanza vitale e strategica. La forza storicamente primaria di Rovereto non può certo essere accantonata o messa in secondo piano. «La scarsa attenzione al tema dell’industria, per una città come Rovereto che è stata il centro industriale della provincia e ha ancora un forte ruolo, lascia più che perplessi», ammettono i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sottolineando che il futuro industriale della città della Quercia è un tema poco presente in questo avvio di campagna elettorale in quasi tutti i candidati. «Eppure dovrebbe essere chiaro che un’industria forte e moderna è un volano per lo sviluppo di tutta l’economia. Non ci può essere un terziario forte, con servizi di qualità e un commercio dinamico se non c’è un comparto secondario che funziona. È in quel settore che si possono realizzare investimenti in innovazione che aumentano la produttività e dunque le ricadute in termini di benessere collettivo. Nell’industria che gode di buona salute anche le retribuzioni sono migliori e se il potere d’acquisto delle famiglie cresce, aumenta la domanda di beni e servizi, a vantaggio anche del terziario. Riteniamo dunque che il futuro industriale di Rovereto, la creazione di condizioni favorevoli alla crescita e anche al nuovo insediamento di industrie moderne e innovative, debba essere al centro del confronto elettorale perché l’amministrazione comunale che verrà potrà contribuire, se avrà lo sguardo lungo, a creare le migliori condizioni per rafforzare la presenza di questo settore strategico. Con un’industria forte si rafforzano anche commercio e servizi».

 

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