Il T – 13 luglio 2023

S. Chiara allagato. L’Azienda: «Tutto sistemato»

Ci è voluto un giorno intero per «tornare alla normalità», ma alla fine è stato sistemato tutto. Gli elicotteri di Trentino Emergenza sono tornati ad atterrare all’eliporto del Santa Chiara. Gli ascensori sono stati ripristinati e arrivano nuovamente al settimo piano. Il guasto tecnico che aveva finito per allagare l’ospedale di Trento è rientrato. Ma resta la questione dell’adeguatezza di una struttura che molti addetti ai lavori considerano datata.Cos’era successo: martedì mattina si era rotta una delle condotte che porta l’acqua all’elisuperficie. Si tratta di un meccanismo di sicurezza utilizzato per interventi in caso di incendi ai mezzi di soccorso. Per questo scopo, naturalmente, serve molta acqua, che viene sollevata in pressione. La rottura ha scaricato qualcosa come cinquemila litri negli ambienti sottostanti. Una delle conseguenze è stato lo stop agli ascensori. «Sono stati precauzionalmente fermati perché interessati da infiltrazioni d’acqua – spiega in una nota l’Apss – il personale tecnico dell’azienda in accordo con la direzione medica di presidio, coadiuvato dalle ditte di manutenzione, aveva sospeso il funzionamento per evitare danneggiamenti delle componenti elettriche sotto tensione, fino alla diminuzione del grado di umidità». Senza impianto antincendio e ascensore, gli elicotteri sono stati «deviati» alla pista di Mattarello, garantendo in questo modo, con ambulanza di supporto, il servizio di urgenza e emergenza. Nel pomeriggio di ieri sono stati riattivati anche gli ultimi ascensori. «Il personale del dipartimento infrastrutture e le ditte esterne hanno operato con celerità ed efficienza», sottolinea l’Apss. Insomma, emergenza risolta. Tutto a posto? «Il Santa Chiara sta dimostrando ormai da tempo di avere diversi problemi, dovuti principalmente all’età della struttura – sottolinea Giuseppe Varagone, segretario provinciale di Uil Sanità – è un ospedale concepito per altri tempi e servono risorse per la manutenzione, come è chiaro già da molto tempo. I problemi sono diversi e non riguardano strettamente la sicurezza, ma anche le modalità di lavoro di ogni giorno. I dipendenti impazziscono a cercare parcheggio, i posti auto sono troppo pochi. Le stanze delle unità operative sono piccole rispetto agli ospedale di ultima generazione. Ciò significa, ad esempio, che se si spendono soldi per acquistare nuova attrezzatura, c’è poi il rischio che i macchinari facciano fatica a entrare». All’attacco anche Filippo Degasperi, consigliere provinciale di Onda. «Troppo spesso il servizio di elisoccorso finisce vittima della propaganda politica. E, forse, questo episodio è figlio della pressione a cui è sottoposto. Quanto al Santa Chiara, risulta evidente come tutti le promesse di questa giunta non siano state mantenute. A cominciare da quelle di una veloce realizzazione del Not, il nuovo ospedale. È stato perso tempo prezioso e le conseguenze si vedono».

 

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