Si è trattato di una fase interlocutoria l’incontro di mercoledì tra i dipendenti del magazzino Sait, che a dicembre hanno indetto tre giornate di sciopero contro l’esternalizzazione del servizio alla coop Movitrento, e l’azienda di via Innsbruck. Protesta organizzata e sostenuta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil che nel piano di esternalizzazione vedono un attacco ai diritti dei circa 80 dipendenti del magazzino destinati a passare a Movitrento. Si è parlato di integrativo, «tema sul quale la contrattazione va avanti, c’è disponibilità dall’azienda di trovare una soluzione per il rinnovo», spiega Vassilios Bassios di Uiltucs Uil Trentino. Sulla esternalizzazione: «Abbiamo ribadito il mandato dei dipendenti, vedremo nella prossima assemblea». Da parte sua, l’azienda: «Il piano di esternalizzazione era già noto 10 anni fa con la collaborazione con Movitrento ed è irreversibile» dice il direttore Luca Picciarelli, che parla di impossibilità di gestire i turni altrimenti tra dimissioni e pensionamenti.