12 ottobre 2019 –  Trentino

«Sait, bene gli investimenti: da Superstore troppe dimissioni»

Consumo. I sindacati accolgono con favore il piano di rilancio annunciato dal presidente Simoni «Vanno però ridiscusse le condizioni di lavoro: da quel negozio in tanti se ne stanno andando»

Avrebbero preferito spiegano ricevere quelle informazioni direttamente dal presidente o dal direttore di Sait anziché leggerle sul Trentino di ieri. Ma al di là della forma delle relazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil si dicono soddisfatte del piano di rilancio che il presidente del consorzio di consumo Roberto Simoni ha spiegato ieri al nostro giornale: 3 milioni di euro per ristrutturare il Superstore di Trento sud con l’apertura anche di un ristorante; nessun ridimensionamento della superficie e soprattutto nessun esubero significativo di personale. «Sono indicazioni positive commenta Vassilios Bassios della Uiltucs che fanno chiarezza sulle voci di ridimensionamenti che si sono rincorse in questi mesi. Consideriamo che al Superstore lavorano un centinaio di persone e quindi non è un negozio come gli altri. Con Sait che ci ha convocato per fine mese, però, vogliamo discutere anche di altre questioni: dalla vertenza sulle pulizie fino alle condizioni di lavoro dentro il punto vendita. Ci giungono notizie di numerose dimissioni, anche di profili medio alti, dal Superstore e di questo vorremmo chiedere conto ai vertici aziendali».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Lamberto Avanzo della Cisl: «Leggere che Superstore verrà rilanciato con un ristorante e un’ampia ristrutturazione è confortante poiché, in realtà, noi avevamo voci assai diverse. Va detto che i dipendenti sono preoccupati per il loro futuro e per l’incertezza che finora ha regnato sul destino del punto vendita». Anche Avanzo conferma che dal Superstore, negli ultimi mesi, sarebbe uscito un numero insolito di lavoratori: «So che all’inizio di settembre tre persone aderenti al nostro sindacato hanno dato le dimissioni quasi in contemporanea. Nessuno è stato sostituito e ora i ritmi sono diventati più tirati. Nel giro di qualche anno si sono persi almeno una trentina di posti. Ora speriamo che questa volontà di rilancio tenga conto anche delle condizioni di lavoro visto che gli organici ormai si sono asciugati parecchio».
Parla della necessità di ridiscutere «la premialità dei dipendenti» il segretario della Filcams Roland Caramelle. «I dipendenti di Superstore hanno contratti meno convenienti rispetto ai colleghi degli altri negozi Sait e condizioni di lavoro più sfavorevoli. Ci vuole un riequilibrio. Resta il fatto che il piano di rilancio evidenziato dal presidente Simoni ci trova favorevoli anche se attendiamo di conoscerne i dettagli in un incontro con l’azienda».
Azienda che in merito alla questione delle presunte numerose dimissioni dal Superstore replica così: «Si tratta di normale e fisiologico turn over. Non abbiamo mai registrato criticità particolari in questo senso» spiegano dal quarto piano di via Innsbruck.

Scarica il pdf: Sait ART 121019