8 dicembre 2016 – Trentino, Corriere del Trentino

Sanità. Contratto infermieri, firmano solo Nursing Up e Uil

TRENTO «L’incontro in Apran è stato irritante e di una spiacevolezza unica». Così esordisce il segretario generale Cgil Giampaolo Mastrogiuseppe, descrivendo l’atmosfera della riunione di martedì sera: al tavolo con i vertici di Apran e Apss c’erano i colleghi sindacalisti di Nursing up, Uil, Cisl e Fenalt. «Il contratto firmato da Nursing up e Uil era già stato definito con incontri precedenti, fatti nei corridoi — spiega il segretario Cgil— e perciò la riunione è stata una farsa. Ora noi abbiamo una difficoltà enorme». Il contratto che gli infermieri trentini aspettavano da anni è stato quindi firmato solamente da due rappresentanze su cinque: Nursing up e Uil, che però detengono la maggioranza della rappresentanza. «Siamo soddisfatti del risultato ottenuto — spiega Cesare Hoffer, coordinatore di Nursing up — perché, considerato il periodo economico in corso, siamo riusciti ad ottenere un aumento stipendiale per i professionisti del comparto e abbiamo dato finalmente una risposta al problema delle fasce economiche». Nel contratto sono state accolte le principali richieste avanzate dalle due parti sindacali e che, lo scorso 28 novembre, avevano invece abbandonato il tavolo delle trattative. Verranno quindi pagati gli arretrati contrattuali 2015/2016, ci sarà un aumento mensile per tutti a partire da gennaio 2017 tra i 100 e i 130 euro (tabellare più fascia); coloro che hanno un assegno ad personam lo manterranno in aggiunta alla nuova fascia. Inoltre verrà dato un riconoscimento al personale impegnato in attività sanitarie (con almeno 40 anni di anzianità della sesta fascia), destinando le risorse rimanenti all’incremento delle indennità di turnistica per tutto il personale dei servizi sanitari. Infine, le deroghe alle 11 ore di riposo saranno possibili sono per le riunioni di reparto, la formazione e la docenza. Ma Cgil, Cisl e Fenalt non firmano: «Avevamo sottoscritto un accordo con il presidente Rossi — ricorda Mastrogiuseppe — per anticipare le risorse destinate al 2018 nel 2017, quindi l’accordo che ci è stato chiesto di firmare è stato fatto con i soldi che abbiamo portato noi». «Il nostro problema — conclude il segretario Cgil Fp —, è quello di rappresentare tutto il comparto: tecnici, operatori socio sanitari e infermieri. Quindi prima di firmare dovremo fare una consultazione con l’intero personale». In attesa di ulteriori analisi sindacali e non, resta da parte dei sindacati che non hanno firmato un «grande rammarico»: quello di non poter valorizzare quel personale «usato in piazza» da Nursing up e Uil e che ora si è trovato «scaricato» al tavolo Apran.

«La fretta che ha caratterizzato la chiusura di questo accordo — spiega Pierachille Dalledonne, segretario generale Cisl — suona male». Ma Nursing up e Uil ribattono: «Solo chi firma i contratti ottiene risultati», sintetizza Hoffer.

Lunedì scorso, infine, è stato siglato l’accordo stralcio per il rinnovo del contratto collettivo provinciale di lavoro 2016/2018 per il personale del comparto scuola: settore scuola infanzia, Ata e formazione professionale.

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