13 ottobre 2018 – Trentino

 Sanità. Il contratto rischia di slittare al 2019

 

Ancora niente di fatto per il contratto della sanità (che riguarda circa 7 mila dipendenti) con il rischio concreto che l’accordo salti alla prossima legislatura. Sul punto i sindacati ieri hanno diffuso tre distinti comunicati (firmati da Cgil, da Cisl e Fenalt e infine da Nursing Up e Uil) con posizioni molto diverse ma con un denominatore comune: la chiusura del tavolo da parte di Apran e il congelamento (ancora una volta) del fondo da 5 milioni di euro che restano nelle casse dell’azienda sanitaria. La Cgil rappresentata da Gianna Colle e Giampaolo Mastrogiuseppe ha presentato una proposta economica per la distribuzione di 5 milioni di euro che si aggiungono ai 5 milioni di una tantum: «Ma abbiamo incontrato la contrarietà degli altri sindacati». Cisl e Fenalt come ha riferito Beppe Pallanch, con Silvano Parzian e Alfio Traverso hanno accusato di irresponsabilità le altre parti sociali per i 10 milioni rimasti sul tavolo. Infine Nursnig Up e Uil (in una nota firmata da Giuseppe Varagone e Cesare Hoffer) hanno sottolineato la chiusura di Apran annunciando azioni di protesta.

Scarica il pdf: sanità ART 131018