Le scritte ingiuriose contro la Uil accusata di difendere i “secondini” a scapito dei detenuti sono incomprensibili e inaccettabili. Noi siamo al fianco della Polizia penitenziaria e chiediamo migliori condizioni di lavoro, regole, strumenti e rinnovo del contratto perché sia riconosciuto il valore del loro lavoro e perché questi lavoratori del pubblico impiego possano svolgere nel migliore dei modi un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini. Tutto ciò non è affatto in contraddizione con l’attenzione nei confronti dei detenuti; anzi, le due cose sono l’una conseguenza dell’altra. A questo proposito, anche la nostra richiesta di un incremento degli organici va nella direzione di una più efficace gestione della problematica del sovraffollamento e di un miglioramento dell’attività a servizio degli stessi detenuti. Le documentate battaglie di civiltà svolte nel corso degli anni e l’attività quotidiana dei nostri iscritti dimostrano concretamente il costante impegno che la Uil profonde per il miglioramento della realtà carceraria a vantaggio sia dei lavoratori del comparto sicurezza sia dei detenuti. La nostra storia e il nostro riformismo ne sono la più chiara testimonianza. Chi ha imbrattato con quelle frasi insensate e vili la nostra sede di Trento, dunque, o non sa cosa dice o è in malafede.

Roma, 22 settembre 2017

C’è la democrazia, e poi ci sono le barbarie dei vandali