30 aprile 2020 – Corriere del Trentino

Scuola. Soldi di 40 ore e Fuis, sindacati in fibrillazione

La trattativa. Di Fiore (Uil): ora la loro proposta. Mazzacca (Cgil): sono delusa

Rinvio alla settimana prossima: si è concluso così l’incontro di ieri tra sindacati e dipartimento istruzione. Sul tavolo, oltre alle modalità per la chiusura dell’anno, allo svolgimento (o meno) degli esami per gli studenti c’era anche la questione della retribuzione delle 40 ore e il riconoscimento delle risorse accessorie del Fuis (circa 60.000-70.000 euro a istituto). La posizione della Provincia, rappresentata dal dirigente Ceccato, è quella di ritoccare le cifre alla luce del non completo svolgimento delle attività collegate. Una posizione insostenibile per i sindacati. «I docenti — afferma Cinzia Mazzacca della Cgil scuola — nel corso di questi due mesi hanno lavorato con professionalità, si sono aggiornati, formati sulle metodologie didattiche da usare a distanza. Hanno mantenuto i rapporti con le famiglie. Le attività sono state ampiamente svolte entro le 40, 70 o 80 ore, Tutto questo va riconosciuto, così come devono essere utilizzate le risorse accessorie del Fuis. L’amministrazione si è dimostrata sostanzialmente indisponibile a accogliere le nostre proposte». Amarezza anche da parte della Cisl: «Non abbiamo risposte su nulla, così non va» tuona Stefania Galli. Pietro Di Fiore (Uil scuola) attende però la proposta che la Provincia ha promesso di portare tra una settimana: «Stiamo trattando. Il punto non è se i docenti abbiano fatto le 40 ore, su cui non penso ci siano particolari dubbi, o le attività connesse alle risorse del Fuis, ma come. Modifichiamo l’articolo 26, estendendo a più soggetti la formazione, in modo da trovare un accordo su come queste ore vadano rese: la didattica a distanza implica anche un nuovo modo di insegnare».

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