Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 28 marzo 2023

«Senza superbonus a rischio 2500 lavoratori e 20 milioni di euro»

Quasi 2.500 persone che rischiano il posto, decine di milioni di euro spariti dai salari e un patrimonio immobiliare che presenta ancora due case su cinque in forte necessità di lavori. Che, a questo punto, difficilmente potranno essere sistemate e quindi continueranno a disperdere energia e a inquinare.
Nel giorno in cui sono ripresi in Parlamento i lavori della Commissione finanze, incaricata di votare gli ultimi emendamenti al Decreto superbonus, Filleal e Feneal hanno annunciato il supporto delle sigle sindacali trentine alla mobilitazione nazionale prevista per il 1° aprile, quando in tutta Italia si scenderà in piazza per «salvare» la misura.
«Mettere mano al Superbonus 110% con modifiche tanto repentine è stata un’operazione sbagliata — ha dichiarato, in apertura di conferenza stampa, Matteo Salvetti di Feneal del Trentino — Le politiche del Governo finiscono per tagliare drasticamente il lavoro dell’edilizia privata, con un peggioramento della sicurezza per i lavoratori negli appalti pubblici, meno qualità e meno sostenibilità».
In provincia, con la cancellazione degli sgravi fiscali, si stima la perdita di 2.445 lavoratori: una contrazione del 16% che si traduce in una perdita di salari per 20 milioni di euro, al netto delle relative imposte.
«Gli edifici sono elementi fortemente energivori — ha proseguito Salvetti — che consumano il 40% dell’energia e producono il 36% dei gas serra. Lavorare per la loro riqualificazione energetica è imprescindibile, tanto più se pensiamo a come il 40% delle abitazioni necessiti a oggi di interventi di efficientamento».
A preoccupare è la frammentazione che potrà crearsi fra chi sarà in grado di portare avanti questi interventi e chi invece dovrà rinunciarvi, rendendo la propria abitazione meno appetibile per i mercati del futuro. «Si andranno a penalizzare i redditi più bassi, un effetto contrario al risultato che si voleva ottenere — ha commentato Giampaolo Mastrogiuseppe, di Fillea del Trentino — Chiediamo dunque un ripristino della misura, adeguatamente rimodulata».
E a proposito delle opportune rimodulazioni, Filleal e Feneal denunciano una retorica volta a demonizzare il Superbonus e gli effetti degli illeciti che lo riguardano: «Secondo una relazione della guardia di finanza — ha puntualizzato Mastrogiuseppe — solo il 4,5% degli illeciti commessi sui bonus riguarda il superbonus 110%, mentre il rimanente 95,5% coinvolge altre tipologie di incentivi statali».
«Non solo le frodi sono meno di quanto dichiarato — ha concluso Salvetti — ma occorre cambiare mentalità nell’approcciarsi alla questione: di fronte all’urgenza di una transizione ecologica seria non si può far passare il messaggio che l’importo messo in campo per attuarla sia più dirimente».
Tradotto: investire nel futuro di un comparto che ha anche contribuito, nell’immediato post-pandemia, al rilancio del Pil, non sarà mai uno spreco di denaro pubblico.
Fillea e Feneal del Trentino infine hanno sostenuto la mobilitazione nazionale che vedrà gli edili scendere in piazza il 1° aprile a Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari. Daranno, quindi, il proprio supporto con l’invio di una delegazione provinciale proprio nel capoluogo piemontese.

Scarica il pdf: TRENTINO, CORRIERE, IL T edili ART 280323