12 settembre 2017 – Trentino

Set, presidio dei sindacati in consiglio

La protesta: «L’appalto ad un Consorzio per l’illuminazione pubblica mette a rischio il futuro stesso di Dolomiti Energia»

Il sindaco Francesco Valduga pensava di chiudere la partita dell’affidamento del servizio di illuminazione pubblica da Set al Consorzio stabile Energie locali che aderisce alla Convenzione Consip rassicurando che «il problema non sussiste visto che Dolomiti Energia attraverso le sue articolazioni farà domani quello che fa già oggi»? Si sbagliava di grosso. Perché, oltre ad Andrea Miorandi che ha sollevato la questione ricevendo in cambio duri apprezzamenti da parte di Valduga, anche i sindacati (e in verità non da oggi ma con la pubblicazione della notizia sul Trentino) scendono in campo. Non solo attraverso dichiarazioni e note ufficiali ma fisicamente con un presidio al consiglio comunale convocato per le 19 di oggi a palazzo Podestà. Già dalle 18.30 una delegazione di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil sarà presente in municipio per consegnare al sindaco e al presidente del consiglio comunale un documento politico sulla questione. Questione che non è prettamente roveretana e legata al servizio di illuminazione pubblica locale, ma che riguarda il futuro stesso del Gruppo Dolomiti Energia messo a rischio da eventuali “competitor” italiani e stranieri.

Al di là della richiesta di un incontro con l’amministratore delegato di Dolomiti Energia Marco Merler («vogliamo certezze sul futuro dei dipendenti Set coinvolti in questa operazione» afferma Mario Cerutti della Cgil) il tema che sollevano i sindacati riguarda la “mission” di Dolomiti Energia, società della quale il Comune di Rovereto è uno dei principali azionisti.

Contestati di essere stati tenuti all’oscuro dell’operazione, i sindacati denunciano «un atteggiamento di sufficienza da parte della direzione nei confronti del proprio personale dipendente, a partire proprio dall’intercutore sindacale… Il sindacato ha sempre sostenuto la necessità di costituire una vera e propria “Multiutility provinciale” a maggioranza pubblica, capace di gestire settori strategici quali quelli dell’energia ma anche di svolgere una funzione sociale/economica nei confronti di altri settori magari meno redditizi ma comunque indispensabili alla comunità». Il timore è che la vicenda Set-servizio illuminazione pubblica-convenzione Consip porti ad uno “spezzatino” della multiutility quale è Dolomiti Energia mettendo a repentaglio il futuro stesso della società pubblica «capace di gestire settori strategici quali quelli dell’energia ma anche di svolgere una funzione sociale/economica nei confronti di altri settori magari meno redditizi ma comunque indispensabili alla comunità». Il perché, spiegano i sindacati, è presto detto: «A breve scadranno le concessioni per lo sfruttamento dell’idroelettrico e del servizio gas, di conseguenza si andrà a una procedura rinnovo tramite un bando di gara europeo. Ci viene spontanea una domanda: riducendo il radicamento territoriale del Gruppo Dolomiti Energia qualcuno è convinto che in questo modo si riesca a contrastare meglio altri eventuali “competitor” esempio alcuni colossi italiani oppure le multinazionali di settore nella gara di affidamento?» Dolomiti Energia, evidenziano i sindacati, è nota per valorizzare l’autonomia del Trentino. Ma ora «con l’ingresso con una quota dell’1% in questo Consorzio Energie locali non conterà un fico secco. Sinceramente non capiamo cosa ci sia dietro. Si capisce benissimo, invece, che Dolomiti Energia sta scontando tutte le indecisioni e le progettualità inesistenti che la politica doveva dare partendo dai Comuni di Rovereto e Trento per arrivare alla Provincia. Perché, visto che in Italia, rispetto al resto dell’ area Unione Europea, il costo dell’energia elettrica è mediamente maggiore del 30% non si pensa ad un “sistema energetico integrato” capace di diventare un fattore di sviluppo economico? Dalla politica attendiamo una risposta» conclude il sindacato.

Scarica il pdf: Set ART 120917