16 aprile 2020 – Trentino

«Sicurezza al Poli, unica ragione della protesta»

ROVERETO. La protesta al supermercato Poli di via Craffonara era più che motivata, era unitaria e solo grazie ad essa sono stati posizionati i distanziatori che regolano l’accesso dei clienti. La risposta dei sindacati è immediata, dopo che il gruppo Poli aveva pubblicato sulla propria pagina Facebook una replica dopo la protesta dello scorso 13 marzo, in cui i lavoratori lamentavano il mancato rispetto delle distanze e delle norme anti contagio. L’azienda affermava di non aver mai ricevuto contestazioni prima della protesta e sosteneva che lo sciopero fosse limitato ad una parte dei lavoratori e ad una sola sigla sindacale, oltre ad affermare che lo sciopero era stato effettuato “probabilmente per altre finalità”. La replica è firmata dai segretari generali di Filcams Paola Bassetti, Fisascat Lamberto Avanzo e Uiltucs Walter Largher, in modo unitario. «L’unica ragione che ha spinto una quindicina di lavoratori e lavoratrici, su un totale di circa 25 dipendenti in servizio, ad uscire dal punto vendita è perché non venivano in alcun modo rispettate le misure di distanziamento sociale. Lo dimostra il fatto che nessuno dei lavoratori, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, è stato denunciato per procurato allarme. E lo dimostra soprattutto il fatto che solo dopo questa protesta la direzione del punto vendita ha approntato in tutta fretta dei distanziatori e delle persone che regolavano l’ingresso dei clienti». Si precisa una volta di più che la protesta è stata sostenuta da tutte le sigle sindacali. «Affermare il contrario così come dichiarare che a spingere alla protesta siano state altre non precisate ragioni è falso perché altera la realtà e punta a far passare come agitatori pretestuosi i lavoratori. Sui temi quali la tutela della salute e della sicurezza non ci possono essere visioni di parte: va garantita in ogni forma possibile, senza se e senza ma».

 

Scarica il pdf: Poli ART 160420