23 novembre 2019 – Trentino

Sicurezza sul lavoro. Infortuni stabili Ma aumentano quelli mortali

TRENTO. Da gennaio a settembre undici persone hanno perso la vita lavorando, il doppio rispetto alla cifra registrata nello stesso periodo dell’anno precedente. In Trentino, dunque, si continua a morire sul lavoro. Il tema della sicurezza è stata al centro di un confronto tra i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Alla riunione organizzata da Cgil, Cisl e Uil del Trentino hanno partecipato circa duecento Responsabili della sicurezza da tutta la provincia e per tutti i settori economici. Il numero totale degli infortuni in provincia è sostanzialmente stabile; si registra una leggera diminuzione nel comparto industria manifatturiera (660 casi, con un -1% sul 2018), e in quello agricolo (595 incidenti, -1% sul 2018) mentre è evidente un aumento nel settore edile (337 casi, +1,5%). I segmenti in cui si registrano i maggiori incrementi sono quelli legati agli infortuni in itinere, nel tragitto tra casa e lavoro soprattutto per le donne, e tra i lavoratori più anziani.
È proprio il tema dell’invecchiamento della popolazione una delle questioni che i sindacati intendono porre con forza al tavolo provinciale per la sicurezza sul lavoro. Gli infortuni crescono al crescere dell’età media dei lavoratori: nel 2018 si è registrato un incremento degli incidenti tra gli over 55 e tra gli over 65. Una tendenza che va letta insieme ai dati sull’invecchiamento della popolazione: tra dieci anni i lavoratori over 55 in Trentino saranno 80mila, quasi il doppio degli attuali. Un fenomeno che dovrà fare i conti anche con la rivoluzione tecnologica in atto nei luoghi di lavoro.

 

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