08 ottobre 2021 – l’Adige

«Sicurezza sul lavoro, nessuna scorciatoia sui controlli». Cgil, Cisl e Uil contestano il sistema individuato dalla Giunta per snellire le procedure di ispezione

«Con la salute e la sicurezza sul lavoro, e sulla regolarità dei rapporti di lavoro, non si scherza. Cercare scorciatoie per rendere meno capillari i controlli sulle aziende e, peggio, pensare ad un sistema in cui controllato e controllore decidono insieme, è grave. Non è questa la strada per fare prevenzione né per tutelare in modo adeguato lavoratori e lavoratrici».
Cgil Cisl Uil non nascondono il proprio sconcerto di fronte alla proposta della Giunta provinciale discussa in Prima commissione. E puntano il dito contro l’ennesima decisione che lascia fuori dal confronto i rappresentanti dei lavoratori. «Un atto grave soprattutto quando si parla di controlli sul rispetto delle norme sui rapporti di lavoro», fanno notare i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Cgil Cisl Uil contestano anche i dati discussi ieri in commissione.
«Delle 80mila ispezioni condotte lo scorso anno, il 40 per cento riguarda i controlli effettuati sulle imprese beneficiarie di contributi economici anche legati all’emergenza sanitaria e alla crisi economica – sottolineano le tre sigle -. È chiaro a tutti che non si può mettere sullo stesso piano questa tipologia di controlli, fondamentali ma meramente burocratici, con quelli finalizzati ad accertare che vengano rispettate le norme sul lavoro e su salute e sicurezza».
Nel merito del sistema individuato dall’Esecutivo per rendere più snelle le procedure di ispezione Cgil Cisl Uil chiariscono di non avere alcun pregiudizio verso i processi di semplificazione né contro le innovazioni tecnologiche nella valorizzazione delle banche dati. «Anzi, tutto ciò che rende più efficiente il sistema di controllo è positivo. Devono esserci, però, precise garanzie che chi governa e organizza questi sistemi e processi sia un soggetto super partes».
Allo stesso tempo, sostengono i sindacati, la giunta Fugatti non affronta uno dei nodi cruciali, la carenza di organico di Servizio Lavoro e Uopsal.
«È solo potenziando gli ispettori, rendendo capillari i controlli che si promuove la regolarità del sistema. E tutto questo va a vantaggio sicuramente dei lavoratori, ma anche delle imprese oneste che subiscono una concorrenza sleale da chi le regole non le rispetta», concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

 

Scarica il pdf: l’Adige sicurezza ART 081021