03 febbraio 2019 – Trentino

I sindacati: «Basta evocare la paura».

Pomini: «Facciamo sentire la nostra voce». Alotti: «Non uccidiamo la speranza di tanti giovani»

Tra le sigle che hanno aderito alla manifestazione, i sindacati hanno avuto un ruolo primario nell’opposizione alla politica del governo provinciale: furono i primi infatti a mobilitarsi a difesa dei lavoratori minacciati dall’ipotizzata chiusura di Cinformi. Pomini segretario della Cisl: “Pur rispettando il voto degli italiani che hanno democraticamente eletto questa maggioranza, è necessario un sano antagonismo democratico. Basta evocare la paura del nemico dietro l’angolo, cercare un soggetto su cui indirizzare l’odio sociale. Non c’è nessun nemico, c’è un’altra parte d’Italia che vuol far sentire la propria voce”. “C’è un mondo del lavoro che sta dietro l’accoglienzaha affermato Alotti segretario della Uil – una realtà che non possiamo dimenticare, perché facendolo manderemo allo sbaraglio tutti quei giovani che sono arrivati in Trentino con la speranza di rifarsi una vita”. In rappresentanza della Cgil è intervenuto Andrea Grosselli: “Uno dei tanti aspetti che sono da sottolineare di questa manifestazione spontanea ed autoconvocata, è quello che la protesta è partita dal basso con tanta gente che ha deciso di metterci la faccia. Dobbiamo uscire dal silenzio, tornare a dare significato alle parole. Come si fa ad esempio a dire che si sconfigge la povertà, con un provvedimento del quale ne potranno beneficiare solo quelle persone con più di dieci anni di residenza? In realtà quelli che non li hanno maturati altro non saranno che i nuovi poveri. In risposta a queste iniziative, dobbiamo tornare a parlarci per ricreare quella solidarietà di fondo che è venuta a mancare”. Per il rappresentante degli studenti universitari, l’integrazione passa unicamente da un’istruzione di ogni grado, dalla conoscenza delle lingue e diventa quindi un diritto innegabile. Ad inizio della manifestazione c’è stato un momento di tensione, quando alcuni partecipanti hanno lanciato delle palle di neve indirizzate ai militanti della Lega che ad inizio di via Belenzani, raccoglievano firme a sostegno di Salvini.

Scarica il pdf: Paura ART 030219