21 febbraio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

I sindacati difendono il centro profughi.

Lavarone: Cgil, Cisl e Uil attaccano Fugatti. «Qui ci sono 24 donne che si stanno integrando bene»

Cgil, Cisl e Uil del Trentino si schierano nettamente contro la ventilata chiusura del centro di accoglienza di Lavarone: dal punto di vista dei sindacati si tratterebbe infatti di una «decisione che danneggia le giovani donne e che ha il solo scopo di smantellare un sistema di accoglienza che funziona». Scrivono dalle tre sigle in un comunicato unitario: «Con meticolosa precisione la Giunta Fugatti sembra intenzionata a procedere spedita nello smantellamento del sistema diffuso di accoglienza trentino. La decisione, se confermata, di spostare le ventiquattro profughe da Lavarone, dove le
ragazze hanno avviato un positivo processo di integrazione e di inclusione lavorativa, ne sarebbe l’ennesima dimostrazione. In questo modo si crea un danno alle ragazze, privandole di un’importante opportunità, faticosamente costruita anche con il contributo della comunità locale, ma anche a tutti noi perché difficilmente avremo una società più sicura se invece di favorire l’integrazione, creiamo le condizioni per l’esclusione sociale». Per i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino a farne le spese sarebbero non solo le dirette interessate, ma anche almeno in parte il tessuto della zona: «In questo modo – proseguono Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti), commentando “con amarezza” la decisione dell’esecutivo provinciale – si mettono anche in difficoltà diversi operatori economici locali, che hanno dato a queste ragazze l’opportunità di lavorare stagionalmente nelle loro strutture e da un giorno all’altro non potranno più contare su di loro. E lo stesso potrebbe accadere nei prossimi mesi. Si rischia di per dere manodopera che, peraltro, non verrà integrata. Ci auguriamo che la Giunta applichi un ragionevole buonsenso e – concludono i massimi rappresentanti del sindacato trentino – si fermi
non andando avanti nella decisione di chiudere il centro delle suore elisabettine».

Scarica il pdf: profughi ART 210219