18 febbraio 2022 – l’Adige

Sindacati in allarme: «No a un depotenziamento della sanità pubblica»

Cgil, Cisl e Uil preoccupate: «Non bisogna depotenziare la sanità pubblica in favore del privato. Così si impoverisce l’offerta e un numero crescente di medici lascerà il Trentino. L’accesso a cure di qualità deve restare un diritto garantito a tutti». I segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti escludono che l’aumento di risorse sia legato solo al Covid. «È indubbio che il virus abbia messo sotto stress allungando le liste d’attesa. La verità, però, è che ospedali e ambulatori, soprattutto in alcuni settori, erano già in forte difficoltà per la carenza di investimenti, per la difficoltà di attrarre personale e per carenze organizzative. Non si dimentichi che nel 2019 questa giunta era pronta a tagliare di 120 milioni il bilancio dell’Apss. Il timore è che questo spostamento dell’asse sulla sanità privata non sia temporaneo, ma rappresenti un ulteriore tassello della riorganizzazione della sanità trentina. Non vorremmo che a guidare la riforma fossero forme di conflitto d’interessi che fanno pendere la bilancia a vantaggio dei privati visto che oggi il massimo rappresentante della sanità trentina arriva da una lunga esperienza ai vertici della sanità privata».

 

Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 180222