12 aprile 2018 – Trentino

I sindacati si fidano della scelta d’istituto «Ma preoccupa l’adesione dimezzata»

Di Fiore (Uil): folklore

Dopo tante divisioni e accuse reciproche sul caso Schützen i sindacati della scuola puntano invece all’unitarietà, alla solidarietà e alla fiducia nelle istituzioni scolastiche: «La garanzia di correttezza, trasparenza e onestà pedagogico-didattica dell’intervento che gli Schützen faranno alla scuola elementare Regina Elena di Rovereto è data dalla pluralità di organi e figure (dirigente, collegio dei docenti, consiglio dell’istituzione, insegnanti) che l’hanno proposto e valutato; abbiamo piena fiducia nella loro professionalità, nel loro giudizio e nelle loro scelte» commenta Cinzia Mazzacca (Cgil). «Certamente però bisogna riflettere — continua — sul fatto che due classi su quattro non abbiano voluto aderire, causa proteste dei genitori; forse le motivazioni, i contenuti e gli obiettivi dell’intervento non sono stati ben spiegati. Urge perciò un richiamo all’unitarietà dell’offerta formativa».

Dello stesso avviso Stefania Galli (Cisl), che promuove l’unità di genitori, insegnanti e studenti per una comunità educante compatta: «Guai a entrare nel merito della scelta della scuola, che avrà valutato al meglio l’iniziativa inserendola all’interno di un progetto scolastico ben progettato, studiato e strutturato, che di certo avrà escluso visioni parziali o politicizzate della storia. Se hanno scelto di far intervenire gli Schützen — continua — avranno avuto le loro buone ragioni, se c’è un progetto educativo alle spalle lasciamoglielo sviluppare. In questo momento bisogna dare fiducia alla scuola e ai docenti, alla comunità educante tutta, ed evitarne la devalorizzazione».

Più critica sulla questione Schützen la posizione di Pietro Di Fiore (Uil), che si è richiamato a un’osservazione di Quinto Antonelli sul fatto che le scuole dovrebbero rivolgersi sempre e solo «agli enti territoriali che da decenni si dedicano alla ricerca storica e alla sua divulgazione, con metodo, passione e conoscenza» (Corriere del Trentino di ieri): «La scuola deve sempre stare al riparo dalle strumentalizzazioni ma essere aperta a tutti, qualsiasi opinione può essere ospitata — precisa Di Fiore — ma sono d’accordo con Antonelli sul fatto che le scuole dovrebbero rivolgersi alle varie istituzioni museali locali per approfondire la storia del territorio. Con tali strutture ed esperti così competenti a disposizione trovo pittoresco che ci si debba rivolgere agli Schützen. Derubricherei comunque il loro intervento al Regina Elena — conclude — come un incontro di carattere folkloristico, non storico; se fosse tale invece sarebbe certamente divisivo, parziale e non competente».

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