15 marzo 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

lavori socialmente utili

Applausi per i sei milioni dal Bim Adige

La soddisfazione di Olivi. La Uil: «Ora serve la regia della Pat sulle diverse iniziative»

Il BIM dell’Adige ha deciso di destinare 18 milioni di euro direttamente agli enti locali. Una quota pari almeno al 30% circa dovrà essere destinata ad iniziative in favore dell’occupazione.

Un plauso è arrivato subito da parte della Provincia, con le dichiarazioni del vicepresidente Alessandro Olivi. Ma un plauso arriva anche dalla Uil, in particolare dal segretario Walter Alotti, che sfrutta l’occasione per dire che finalmente le proposte della stessa Uil trovano ascolto. «Esprime soddisfazione si legge in una nota del sindacato il segretario generale della Uil del Trentino Walter Alotti dopo aver appreso che il Consorzio del BIM dell’Adige trasferirà ai Comuni ben 18 milioni di euro delle disponibilità che annualmente vengono riversate sul territorio dall’ente e, soprattutto, che un terzo del totale verrà devoluto “al fine di promuovere iniziative volte a sostenere l’occupazione della popolazione in età compresa tra i 18 ed i 40 anni…” e “in particolare a favore del cosiddetto intervento 19”. È stata quindi accolta la proposta della Uil del Trentino che da anni chiede che si utilizzino le risorse dei Bacini Imbriferi Montani, anche incrementando il welfare in modo più diretto: attraverso gli ammortizzatori sociali, la promozione di progetti socialmente utili (Azione 19) e di altri strumenti di politica attiva (Progettone). Ciò al fine di ottenere delle sostanziali ricadute sociali, vista la natura territoriale di queste entrate, in particolare per i residenti disoccupati dei comuni che fanno parte dei Consorzi BIM. Questa strada, peraltro magari con stanziamenti meno rilevanti, ma significativi (110.000€ medi) da qualche anno è stata già responsabilmente intrapresa, per esempio, dal BIM del Chiese. In molte altre Assemblee consortili la nostra presa di posizione era stata interpretata come un’invasione di campo, un provocatorio attacco all’idea stessa del BIM. In realtà, essa voleva essere solo un richiamo per questi Enti a compiere concrete attività che integrino veramente il progresso economico e sociale, salvaguardando certamente l’ambiente e la salute dei cittadini ma anche promuovendone l’occupazione. Ora la Uil del Trentino chiama in causa Olivi. La richiesta è quella di farsi parte attiva per costruire una regia, o perlomeno un coordinamento del processo di omogeneizzazione delle “regole d’ingaggio” inerenti alle iniziative promosse dai diversi enti locali per realizzare queste assunzioni sui territori».

Scarica il pdf: Bim ART 150317