13 aprile 2021 – l’Adige

«Solo briciole agli stagionali rimasti senza indennità»

Briciole. Solo briciole sono state previste dalla Provincia per sostenere i lavoratori -in particolare gli stagionali -colpiti dalla crisi legata alla pandemia. È questa l’accusa che Cgil, Cisl e Uil del Trentino rivolgono al governatore Maurizio Fugatti e alla sua giunta, che venerdì approveranno una manovra con le misure di sostegno all’economia trentina.
I sindacati sollecitano un incontro urgente -prima di venerdì -per un confronto che non c’è stato e soprattutto lo stanziamento di almeno altri 10 milioni di euro da aggiungere agli attuali 5 per il Fondo di solidarietà per garantire il prolungamento della Naspi per gli stagionali, ovvero l’indennità di disoccupazione che è ormai finita.
«In Trentino fino ad oggi ai lavoratori colpiti dalla crisi e alle loro famiglie sono arrivati poco più di 10 milioni di euro dalla Provincia, appena lo 0,05% del Pil. Briciole. Eppure i lavoratori -sottolineano Cgil, Cisl e Uil -sono tra i soggetti che stanno più fortemente patendo la crisi, a partire dai 20mila stagionali che non lavorano da mesi».
«Abbiamo chiesto interventi straordinari per sostenere i lavoratori e le lavoratrici – incalzano i tre segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) in un comunicato congiunto -. Sono moltissime le famiglie che stanno subendo da mesi un drastico ridimensionamento del proprio reddito perché uno o entrambi i componenti sono in cassa integrazione. A questi si aggiungono i tanti lavoratori, soprattutto stagionali, rimasti senza occupazione a causa della cancellazione della stagione turistica invernale. Per tutti questi l’adeguamento dell’assegno unico è in gran parte non funziona. I criteri eccessivamente stringenti imposti dalla Provincia rendono infatti il sostegno inaccessibile per molti».
Da qui la richiesta a stanziare maggiori risorse per sostenere i lavoratori e le famiglie, potenziando le misure già in essere. Proprio ieri mattina si è tenuto un incontro tecnico relativo all’uso del Fondo di solidarietà, a cui hanno partecipato le parti datoriali e di categoria relativa all’indennità di disoccupazione per gli stagionali del settore del commercio e del turismo visto che saranno le aziende a dover presentare la domanda all’Inps per l’integrazione del beneficio della Naspi per gli stagionali che ne hanno diritto.
«Il problema -spiega Walter Largher (Uiltucs-Uil del Trentino) -sollevato nell’incontro dai datori di lavoro è capire chi deve presentare la domanda visto che uno stesso lavoratore ha magari lavorato per brevi periodi per aziende diverse. C’è chi ha lavorato per un albergo e poi per un negozio. L’Inps si è impegnata a semplificare al massimo la procedura per la presentazione della domanda di indennità e l’incontro è stato aggiornato».
Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil, aggiunge che: «La misura è pronta e l’Inps sta predisponendo le procedure più semplici per i consulenti del lavoro. Le aziende potranno fare domanda e poi sarà l’Inps a verificare se per uno stesso lavoratore ci sono più domande e a quale dare seguito. Noi abbiamo stimato che gli stagionali senza ricollocazione per la stagione invernale sono circa 17mila e a questi vanno aggiunti 2-3 mila lavoratori che a marzo vengono assunti per la stagione sul Garda e invece sono ancora senza lavoro. Per questo parliamo di circa 20mila persone che si ritrovano senza reddito ed è necessaria l’integrazione degli stanziamenti da parte della Provincia per questo».
Cgil Cisl Uil del Trentino, nel loro comunicato congiunto sulla manovra, chiedono anche che gli interventi previsti a sostegno delle imprese siano vincolati al mantenimento dell’occupazione. «Se così non fosse si rischia di limitarsi a ristorare le perdite degli imprenditori, senza alcun effetto sull’occupazione». Infine le tre confederazioni non nascondono la delusione per una manovra che giudicano insufficiente nella portata finanziaria, almeno sulla base delle anticipazioni -ieri all’Adige l’assessore Spinelli ha parlato di 200-250 milioni. «Gli stanziamenti previsti -dicono i sindacati -sono meno della metà delle risorse stanziate dall’Alto Adige. La giunta bolzanina solo per il lavoro ha messo sul tavolo 55 milioni di euro che si aggiungono ai 30 milioni stanziati la primavera scorsa».

 

Scarica il pdf: ADIGE stagionali ART 130421