Sportivando. Il presidente Dorigatti faccia anche un po’ di autocritica.

Leggendo l’articolo di oggi su l’Adige a proposito delle difficoltà a trovare personale per le colonie estive – intriso degli umori acquosi dello “sconsolato” presidente dell’associazione sportiva Sportivando Ivan Dorigatti – mi torna alla mente lo sconforto dei tanti ragazzi che negli ultimi anni si sono rivolti alla nostra organizzazione sindacale lamentando il discutibile trattamento subito durante la loro esperienza lavorativa proprio a Sportivando.

Al di là dei casi individuali – ragazzi mortificati per aver manifestato problemi di salute, personale che, ingaggiato per svolgere attività ricreative estive, deve fare di tutto, compreso guidare mezzi malmessi e poco sicuri anticipando i soldi per il carburante, o gestire ragazzi con serie problematiche fisiche e mentali senza un’opportuna qualificazione – quello che emerge è un quadro di prestazioni occasionali che, a nostro parere, andrebbe convertito in lavoro subordinato inquadrato da un ccnl come quello delle cooperative sanitarie.

Dopo diverse segnalazioni, l’interessamento dell’Ispettorato del lavoro, la formulazione dei conteggi per alcuni ex collaboratori e il coinvolgimento di un legale, da Sportivando non è arrivato il benché minimo segnale, a testimonianza dello scarso interesse dell’associazione nei confronti di chi si è messo in gioco per l’associazione.

Per la carenza di personale Dorigatti incolpa la legge 322 del 2018, la scarsità di giovani, la loro esiguità disponibilità… Non entro nel merito di queste complesse questioni, ma un po’ di sana autocritica potrebbe far emergere nuove ragioni. D’altronde le voci girano e le testimonianze di chi ha collaborato con Sportivando vivendo un’esperienza complessivamente negativa non aiuteranno certo ad aumentare il reclutamento.

 

Il Segretario Generale UILTemp Del Trentino

Lorenzo Sighel

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