Stranieri. Sciocco restituire le risorse europee per l’integrazione. Cgil Cisl Uil: così ci perde tutta la nostra comunità per una decisione che alimenta solo rancore e sfavorisce l’inserimento nel mercato del lavoro dei cittadini stranieri

“Sull’integrazione degli stranieri e sull’accoglienza la giunta provinciale non arretra di un millimetro. E con ottusa perseveranza va avanti nell’idea di restituire un milione di euro che Unione Europea aveva girato alle casse trentine per finanziare due progetti di integrazione anche linguistica degli stranieri già presenti sul nostro territorio. Non possiamo che constatare che neppure dopo un’emergenza che avrebbe dovuto insegnare a tutti noi il valore di una comunità coesa e solidale l’Esecutivo guidato dal presidente Fugatti continua a dividere i cittadini, alimentare rancore ed escludere chi è più debole perché straniero, riducendo allo stesso tempo la possibilità di un inserimento efficace nel mercato del lavoro nel momento in cui le imprese locali in diversi settori denunciano la difficoltà a trovare addetti. Per noi è inaccettabile”.

E’ questa la reazione dei segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino di fronte alla delibera assunta nei giorni scorsi dalla Giunta. Una decisione che già nel settembre scorso le tre confederazione avevano duramente criticato. “E’ solo fumo negli occhi per alimentare consenso soffiando su paure e risentimento, acuiti anche dalla crisi economica – insistono Grosselli, Bezzi e Alotti -. Con questa operazione non solo Piazza Dante non risparmia un euro, perché le risorse arrivavano da Bruxelles, ma fa perdere la nostra comunità che grazie a scelte miopi e cattive come questa sarà meno integrata e dunque meno sicura. Va poi rilevato che in questo modo aumenteranno i costi a carico dei trentini che dovranno finanziare con le proprie tasse i corsi di lingua degli stranieri previsti dai meccanismi di condizionalità e di politica attiva del lavoro”.

Inoltre, con molta probabilità, con questa scelta si mette a rischio l’occupazione di chi opera nell’accoglienza e che ha pagato un prezzo altissimo per le scelte della giunta Fugatti. “Ancora una volta ci saranno dei lavoratori e delle lavoratrici trentine che operavano in questo settore che ci rimetteranno”, concludono amari i tre segretari provinciali.

 

17 giugno 2020