11 dicembre 2018 – Trentino

«Sulla crisi Marangoni c’è massima attenzione»

Sindacati a colloqui con l’assessore Spinelli: c’erano anche il presidente Fugatti e i vertici dirigenziali della Provincia. La prossima settimana incontro con DMack

Il primo impatto del sindacato con la nuova leadership provinciale è stato di tutt’altro segno rispetto al passato. Ad attendere i delegati di Cgil, Cisl e Uil c’era il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, con il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, il dirigente generale dell’assessorato alle attività economiche Claudio Moser, oltre all’assessore di merito Achille Spinelli. Insomma, per il primo incontro dedicato alla Marangoni si sono mossi i massimi vertici politici e i più alti livelli della burocrazia provinciale. Non c’era all’incontro l’azienda, ma ci sarà una seconda fase in cui si affronterà una discussione unitaria, anche con i vertici di Marangoni. Il sindacato ha espresso i propri timore sul futuro dell’azienda di via del Garda, su cui incombe il rischio di uno “spezzatino” con i nuovi partner come l’inglese DMack e la brasiliana Vipal: con quest’ultima in particolare Marangoni sta sviluppando una partnership non solo commerciale, ma anche finanziaria, al punto che già si parla di una prossima fusione societaria. Cose che il sindacato ha appreso dalla stampa, e già questo la dice lunga sulle relazioni sindacali in azienda. Da parte del sindacato, l’esperienza con Onyx, primo partner ad accordarsi con Marangoni per il comparto gomme piene, si è rivelata negativa: Onyx se ne è già andata da Rovereto, portandosi via le linee produttive. Spinelli e Fugatti hanno tenuto molto a insistere sul diverso approccio rispetto ai loro predecessori ai vertici provinciali. E il sindacato ha a sua volta puntato i piedi per quello che riguarda non solo i livelli occupazionali attuali, ma anche sui posti persi nel corso tutt’altro che lineare delle manovre di Marangoni: eccettuato chi ha nel frattempo raggiunto i requisiti per la pensione, non c’è un ex dipendente che abbia trovato reimpiego, e questo è il forte costo sociale sottolineato dai sindacalisti. Ma non c’è di mezzo solo Marangoni e la crisi del mercato della gomma, a breve si deciderà anche il destino di Aquaspace e Tessil 4 (il 19 dicembre si potrebbe forse capire cosa accadrà per i circa 70 lavoratori delle due aziende). Per ora il sindacato è soddisfatto, se non altro per l’attenzione ricevuta. «Ora valuteremo se alle parole corrisponderanno i fatti» ha detto Mario Cerutti (Filctem Cgil). Soddisfatta anche la delegazione della Rsu aziendale, ma permane la comprensibile preoccupazione per il futuro di una delle grandi aziende locali che da anni ormai perde posti di lavoro. Intanto l’assessore Spinelli incontrerà il 18 dicembre i rappresentanti di DMack e Trentino Sviluppo, per iniziare a valutare il progetto dell’azienda inglese su Rovereto.

Scarica il pdf: Marangoni ART 111218