19 marzo 2020 – Trentino, Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige

Supermercati chiusi domenica: «Serve una pausa»

Commercio. D’accordo le maggiori marche della grande distribuzione I sindacati: «Con l’emergenza la Provincia renda permanente la misura»

TRENTO. Per rendere meno pesante il lavoro (già stressante) dei propri dipendenti, le maggiori catene di supermercati della provincia di Trento (ma anche dell’Alto Adige) hanno deciso di tenere abbassate le serrande la prossima domenica. A livello regionale, la scelta della chiusura è stata assunta da Gruppo Poli Orvea, Sait e Famiglie Cooperative di Consumo, Gruppo Aspiag Despar, Dao Conad e associati Eurospin, Aldi, MD discount e Mpreis.
Già nella giornata di martedì Sait, per bocca del presidente Roberto Simoni, si era detto favorevole alla chiusura, proprio per dare respiro alle centinaia di propri dipendenti che in questa fase stanno affrontando ritmi di lavoro intensi e particolarmente stressanti. Ieri anche il Gruppo Poli-Orvea ha ritenuto di aderire all’iniziativa: «Ci sembra una scelta di buon senso sottolinea Mauro Poli che ci trova d’accordo. Avendo chiuso tutto i punti vendita Regina, noi siamo riusciti a recuperare tanto personale, circa un centinaio di persone, che ci consente di mantenere inalterato l’orario continuato, pur nel rispetto dei nostri dipendenti e delle necessarie misure di sicurezza. La chiusura domenicale, però, in questa fase è opportuna e sono sicuro sarà compresa dai clienti».
I sindacati
«È una scelta che va nella giusta direzione e che permette di tutelare in modo migliore la salute e la sicurezza dei lavoratori dei supermercati che in questa situazione di emergenza stanno dimostrando grande senso di responsabilità» spiegano le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. Si tratta al momento, però, di un provvedimento individuale, cioè legato alle singole scelte delle aziende. La decisione inoltre riguarda solo la prossima domenica. «Per rafforzare questa misura ed estenderla a tutti è importante anche uno specifico intervento delle due Province di Trento e Bolzano, che obblighino tutti alla chiusura la domenica fino a quando non cessa la fase di emergenza legata al contagio». Intanto le sigle sindacali fanno appello ai marchi che non aderito alla chiusura chiedendo di adeguarsi.
Fin dall’inizio i sindacati hanno sostenuto che le aperture domenicali non fossero necessarie e che serviva una misura per dare respiro alle commesse e commessi che in questi giorni hanno comunque continuato tra mille difficoltà a dare un servizio alla clientela. Non sono mancate anche le proteste. «Resta comunque alta la preoccupazione di chi lavora dietro una cassa o un bancone, servono anche per questi addetti dispositivi di sicurezza e l’assoluto rispetto delle misure di prevenzione. Infine con la chiusura domenicale si contribuisce a ridurre gli spostamenti non necessari delle persone».

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