14 marzo 2020 – Trentino

Supermercati, controlli serrati

La protesta al Poli di via Craffonara. I dipendenti nel parcheggio del punto vendita perché non venivano fatte rispettare le distanze Intervento del sindacato e della polizia: «Così non si può andare avanti»

Timori per il fine settimana. Preoccupazione per il timore di resse con l’obiettivo di accaparrarsi generi alimentari: «Nessuna necessità di corse all’acquisto. Va tutelata per prima la salute dei lavoratori»

ROVERETO. Una giornata difficile, quella di ieri, per chi lavora nei supermercati che hanno denunciato il mancato rispetto delle misure di sicurezza per contrastare il Coronavirus in un punto vendita della città. E anche quelle di oggi e di domani si prevedono altrettanto difficili per il timore di assalti (ingiustificati) con l’obiettivo di accaparrarsi generi alimentari. «Non c’è assolutamente alcuna necessità di una corsa agli acquisti perché gli scaffali non resteranno vuoti. Vanno evitate resse e rispettate le norme di sicurezza per tutelare in primo luogo la salute dei lavoratori e delle loro famiglie» affermano i sindacati intervenuti ieri per una clamorosa protesta. Infatti i dipendenti del Poli di via Craffonara ieri mattina sono usciti per protesta fuori dal punto vendita. In diversi supermercati, denunciano i sindacati, non si rispettano le limitazioni per ridurre il rischio di contagio e tra i lavoratori e le lavoratrici c’è moltissima preoccupazione. «I delegati ci hanno segnalato che non c’era alcun contingentamento dei clienti in ingresso e non venivano rispettate le distanze minime. Per questa ragione è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine che ha imposto il rispetto delle normative – dicono i tre segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. Facciamo appello alla responsabilità di tutti, clienti e datori di lavoro. Così non si può andare avanti». I sindacati fanno proprio l’invito a evitare corse inutili all’acquisto. «Non c’è alcuna necessità di accaparrarsi generi alimentari né i supermercati sono parchi gioco in cui trascorrere il tempo – incalzano -. Bisogna stare a casa e bisogna tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie». Ovviamente la preoccupazione sale cresce in vista del fine settimana. C’è il timore che oggi ma soprattutto domani i punti vendita vengano ancor più presi d’assalto. «La prioritaria deve essere la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro per tutti i dipendenti del settore alimentare e delle farmacie impegnati pesantemente in questo momento di estrema difficoltà per tutta la nazione.
Turni di lavoro massacranti
I lavoratori si stanno già facendo carico di turni massacranti e hanno paura. Si valutino a questo punto modalità che permettano di operare in tranquillità riducendo ove possibile turnistiche e valutando come opportune anche le chiusure domenicali coordinate tra punti vendita così come chiesto anche da Confcommercio a livello nazionale. Si dia ai lavoratori la possibilità di tirare il fiato e di abbassare la tensione», concludono i sindacalisti. Che non in tutti i supermercati vengano rispettate le misure minime di distanza tra un cliente e l’altro e non venga contingentato l’afflusso dei clienti è stato riscontrato anche dalle forze dell’ordine che hanno effettuato molti controlli e sopralluoghi in diversi punti vendita del centro e di via del Garda. Gente che si ammassava magari al banco degli affettati o nel reparto frutta e verdura, persone troppo ravvicinate in prossimità delle casse, mancanza di addetti alla sorveglianza: queste alcune contestazioni rilevate invitando i responsabili dei punti vendita a far rispettare le prescrizioni. E la stessa attenzione ha riguardato anche i clienti: «Non si deve andare in coppia a fare la spesa» ripetono le forze impegnate a far comprendere i divieti e le limitazioni imposte per evitare i contagi tra l’altro in aumento, come del resto in tutto il Trentino, anche in Vallagarina.
Bar e distributori di carburante
Anche ieri in città non sono mancati i controlli di pedoni e automobilisti per verificare se chi era fuori casa avesse davvero la necessità di uscire o di spostarsi. Verifiche inoltre sono state effettuate anche nelle edicole-tabaccherie con slot machine e ai distributori di benzina con il servizio bar. Chiuso un bar sulla statale in quanto le pompe di benzina sono esclusivamente self service, mentre il bar può rimanere aperto se funzionale all’attività di riferimento soltanto però nell’orario di apertura dell’impianto con l’operatore in servizio e se la gestione è la stessa.

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