08 maggio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

«Tamponi a tutti»: 2mila firme raccolte in pochi giorni

TRENTO. La raccolta firme lanciata da un gruppo di cittadini per sollecitare la giunta provinciale ad incentivare la prevenzione al Covid – 19 attraverso un più ampio uso di tamponi, è arrivata in pochi giorni all’obiettivo delle 2.000 sottoscrizioni. Avviata il 28 aprile sulla piattaforma change.org e indirizzata ai vertici della Provincia e della sanità provinciale (presidente Maurizio Fugatti, assessora Stefania Segnana, direttore Paolo Bordon e dirigente del servizio prevenzione dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro), la raccolta di firme ha anche avuto l’adesione degli esponenti degli ordini professionali e del mondo del lavoro, uniti sotto l’appello “Per la vita di tutti, una strategia per i tamponi”. Hanno aderito infatti Daniel Pedrotti, dell’Ordine delle professioni infermieristiche, Marco Ioppi presidente dei medici, Andrea de Battaglia dell’Associazione italiana farmacisti Futurfarma, Davide Bassi già rettore dell’Università di Trento, Cesare Hoffer, coordinatore di Nursing Up ed i tre segretari dei sindacati confederali Andrea Grosselli (Cgil), Walter Alotti (Uil) e Michele Bezzi (Cisl). Dall’inizio della raccolta, va detto, la Provincia ha iniziato ad effettuare con più sistematicità i tamponi, associandoli anche ai test sierologici e sta effettuando i campioni a tappeto nei paesi più colpiti dal contagio Covid – 19, da Campitello a Vermiglio, da Pieve di Bono a Canazei a Borgo Chiese. Questo lo hanno riconosciuto anche i promotori dell’appello, che però evidenziano nel comunicato che non c’è a loro parere una visione ed una comunicazione chiara di come la Provincia sta procedendo. Si legge: «Ci aspettiamo in primo luogo che la giunta provinciale adotti una strategia chiara di utilizzo degli strumenti ad ora disponibili per l’individuazione tempestiva dei soggetti infetti e dei nuovi focolai epidemici. In secondo luogo, auspichiamo che sia cura della giunta e di Apss garantire da una parte la trasparenza delle informazioni sull’evoluzione dell’epidemia e dall’altra un programma sistematico di educazione sanitaria rivolto a tutta la popolazione, con target specifici per diversi livelli di rischio e fasce d’età, perché la popolazione sia e resti informata ed istruita». Un’azione di cittadinanza attiva, come la definiscono i promotori, che chiede a maggior ragione vista la responsabilità dimostrata nella popolazione, che corrisponda una azione di governo di impegno, trasparenze ed efficacia supportata da basi scientifiche.

Scarica il pdf: tamponi ART 080520 3