10 agosto 2018 – Trentino

«Tolgono a chi ha bisogno per dare ai ricchi»

I sindacati contro l’orientamento del governo: «Molti contratti collettivi già prevedono il bonus»

«Portano via risorse a chi ne ha bisogno per premiare gli evasori fiscali. Un governo Robin Hood al contrario». Lorenzo Pomini, segretario della Cisl del Trentino, ci va giù pesante con il governo sull’ipotesi di taglio degli 80 euro: «E’ una notizia bruttissima. Un’operazione che dimostra il vero volto del governo che poi se l’è rimangiata. Un governo che ha fatto tante promesse e adesso non sa come mantenerle. Un taglio del genere penalizza persone che guadagnano meno 1500 euro al mese e che in larga parte hanno votato proprio Lega e Movimento 5 Stelle. Così tolgono a chi ha meno, pur senza essere povero, per dare a chi ha di più. Questo soprattutto se dovessero spostare le risorse sulla flat tax». Sulla stessa linea Franco Ianeselli della Cgil: «Tolgono ai poveri per dare ai ricchi. Una decisione del genere non avrebbe senso e per questo forse stanno facendo marcia indietro. Ma non è solo questo. Anche sulle pensioni hanno in mente un intervento che rischia di penalizzare le persone. La quota 100 con il sistema tutto contributivo potrebbe comportare una riduzione del 15 o 20 per cento degli assegni. A questo punto sarebbe meglio restare con la Fornero e l’Ape».
Walter Alotti della Uil sottolinea un altro aspetto: «Ci sono molti contratti collettivi che prevedono gli 80 euro. E’ stato anche innalzato il tetto da 26 a 28 mila euro lordi per fare in modo che gli aumenti concessi dai contratti non facessero perdere il beneficio del bonus. Toglierli non avrebbe senso anche perché per molte famiglie sono importanti. In una famiglia con uno stipendio di 1550 euro avere mille euro in più all’anno permette di affrontare qualche piccolo imprevisto o di pagare le bollette. Spero proprio che ci ripensino come hanno detto anche se è vero che il bonus presenta vari problemi».

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