Corriere del Trentino, Il T – 23 marzo 2024

Tre operai cadono dal macchinario. Elitrasportati in gravi condizioni. I sindacati: «Troppi infortuni»

 

TRENTO A distanza di poche ore dalla tragedia avvenuta nel cantiere per il tunnel di Base del Brennero, in cui giovedì ha perso la vita un geometra tedesco di 57 anni (investito da un treno per il trasporto operai), anche in Trentino si è registrato un grave incidente sul lavoro. Erano le 2.50 di ieri quando tre operai di origine rumena, impegnati nel cantiere per la costruzione della galleria Loppio-Busa, sono precipitati da una piattaforma elevatrice. Questa era una delle poche squadre del cantiere impegnata anche nel turno di lavoro notturno. Gli operai si trovavano a circa sei metri d’altezza per lavorare alla volta della galleria: a un certo punto però, il cestello della piattaforma su cui erano saliti si è ribaltato facendoli precipitare. Nella caduta i tre operai hanno riportato tutti delle gravi ferite. Secondo una prima ricostruzione il macchinario non sarebbe stato agganciato regolarmente.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Riva del Garda e di Arco che hanno supportato l’intervento dei sanitari di Trentino Emergenza e dell’equipe medica d’emergenza arrivata a bordo dell’elisoccorso, atterrato nel piazzale del cantiere sul lato di Passo San Giovanni. Tutti e tre gli operai, un 38enne e due 48enni, sono stati ricoverati all’ospedale Santa Chiara di Trento. Mentre il 38enne, che non si trova in gravi condizioni, è stato ricoverato nel reparto di ortopedia con una prognosi di 30 giorni, i suoi colleghi si trovano in rianimazione. La prognosi dei due 48enni è riservata. Nel frattempo la pm di turno, Viviana Del Tedesco, ha posto l’attrezzatura sotto sequestro probatorio. Sul luogo dell’incidente infatti, sono intervenuti sia gli ispettori dell’Uopsal che i carabinieri di Riva, che stanno portando avanti i rilievi utili per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
«In cantiere pochi operai se la sentono di rilasciare dichiarazioni in merito all’incidente, tuttavia quanto avvenuto porta ancora una volta al centro del dibattito politico il tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro», commentano Matteo Salvetti per Feneal Uil e Giampaolo Mastrogiuseppe della Fillea Cgil. Non a caso i due sindacalisti ricordano lo sciopero di quattro ore del prossimo 11 aprile, lanciato per chiedere l’istituzione del rappresentante territoriale per la sicurezza. «Sono soprattutto gli stranieri, comunitari e non, a lavorare nei cantieri più difficili e a svolgere le turnistiche peggiori, esponendosi così maggiormente al rischio di infortuni. Eppure — sottolineano Salvetti e Mastrogiuseppe — senza di loro sarebbe difficile immaginare la realizzazione di opere importanti per il territorio». Ricevuta notizia dell’evento, anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore al lavoro Achille Spinelli si sono interessati alle condizioni di salute delle persone coinvolte. «L’Amministrazione provinciale — si legge in una nota — conferma la massima attenzione rispetto al tema della sicurezza sui posti di lavoro».

 

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