9 luglio 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Il Trentino piange Bressanini

«Competente, leale e capace» Il dolore dei sindacati e della politica. Dellai: «Corretto e impegnato»

La notizia è corsa veloce nel pomeriggio di ieri e ha scosso il mondo politico, sindacale e istituzionale trentino. Ottorino Bressanini, avvocato del lavoro e figura di riferimento della Cgil del Trentino, assessore provinciale fra il 2003 e il 2008 eletto in quota Ds con la Sinistra democratica e riformista, è scomparso all’età di 63 anni dopo una malattia che l’aveva colpito un anno fa. Domattina verrà allestita in sala Gabardi, nella sede del sindacato di via dei Muredei, la camera ardente: alle 14.30 i funerali laici, sempre negli spazi della Cgil.

Era nato a Scurelle Bressanini e dopo la maturità classica si era iscritto a giurisprudenza. Era diventato avvocato nel 1980, imboccando la strada del diritto del lavoro che l’avrebbe portato a incrociare in maniera indissolubile quella della Cgil. Il segretario Franco Ianeselli è «profondamente addolorato»: «Di Ottorino ricordo la bontà — racconta — era un uomo la cui bontà si stagliava in modo particolare in ambienti come quelli del sindacato e della politica, in cui non è così frequente riscontrare un’azione disinteressata».

Dai sindacati si levano anche le voci di Cisl e Uil, che per bocca dei loro segretari Lorenzo Pomini e Walter Alotti esprimono il cordoglio per la scomparsa dell’uomo e del professionista, «impegnato anche nelle battaglie sindacali unitarie, come quella dei vitalizi, che anche in suo nome dovremo proseguire e possibilmente portare a termine».

Ma anche il mondo politico piange la scomparsa di Bressanini, che sedette nell’emiciclo provinciale e fu assessore all’energia, agli enti locali e alla riforma istituzionale, al punto che la legge che diede vita alle Comunità di valle prese il suo nome. Se lo ricorda bene, naturalmente, Lorenzo Dellai: «Era un assessore estremamente corretto e impegnato, dal fortissimo senso delle istituzioni — afferma — una persona seria, leale e preparata, convinta delle proprie idee e dalle grandi qualità».

Anche il presidente della Provincia Ugo Rossi e del consiglio provinciale Bruno Dorigatti non mancano di sottolineare l’importante traccia lasciata dal suo operato nella comunità trentina.

Condivide l’ultimo ricordo dell’«amico, collega e compagno di partito» anche l’avvocato Mauro Bondi, che in alternativa a Bressanini si era candidato alla segreteria provinciale dei Ds: «Una serata tra vecchi “arnesi” della sinistra trentina — rammenta — alla chitarra cantava Contessa. Ho conosciuto poche persone con la sua onestà intellettuale, correttezza e umanità».

Scarica il pdf: Bressanini ART 090717