UIL FPL Sanità: «La nostra protesta è stata presa in carico dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento»

COMUNICATO STAMPA

Trento 05.04.2022

Dopo la manifestazione fatta il 31 marzo c.a. sotto l’Assessorato alla Salute e Politiche Sociali della provincia di Trento, organizzato dalla UIL FPL sanità per rivendicare la mancata convocazione da parte dell’Apran per l’avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale 2019-2021, la liberalizzazione del Part time definitivo e temporaneo orami fermo da parecchi anni, armonizzazione tra i dipendenti della provincia e quelli dell’Apss e un riconoscimento economico con un provvedimento hoc portando un aumento mensile come sta avvenendoo in parecchie Regioni Italiane, oggi tramite una missiva, siamo venuti a conoscenza che la Provincia ha demandato l’Apran di convocare le Organizzazioni sindacali per il giorno 13 aprile c.a. per l’avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale 2019/2021.

Abbiamo appreso con grande soddisfazione che la nostra protesta è stata presa in carico dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Dott. Maurizio Fugatti.

Come già sollecitato in altre occasioni, l’importanza del rinnovo contrattuale 2019-2021 nasce dal fatto che in questi anni molti professionisti abbandonano questo territorio per migrare in realtà più attrattive economicamente come avviene nella nostra vicina Provincia Autonoma di Bolzano. I temi da affrontare all’interno del contratto sono molteplici a partire dall’indennità Infermieristica, l’indennità delle Professioni Sanitarie (Coordinatori, Ostetriche, Ortottisti, Tecnici sanitari di radiologia, riabilitazione e di laboratorio, ecc..), il riconoscimento della nuova allocazione nel profilo socio sanitario degli OSS e Assistenti Sociali, l’indennità di Pronto Soccorso già emanato dal Governo Nazionale, riconoscimento degli Operatori del 118 ed ecc.

Altro tema caldo da focalizzare è la liberalizzazione delle quote del Part Time definitivo, sottolineando che la graduatoria è ferma da alcuni anni e che oltre il 70% dei lavoratori della Sanità sono donne. Tale operazione sarebbe a “costo zero” e darebbe l’opportunità a molte donne/mamme di poter conciliare la vita lavorativa con quella famigliare.

Segretario della UIL FPL Sanita del Trentino Giuseppe Varagone

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