20 gennaio 2018 – Corriere del Trentino

«Unire Progettone e Intervento 19»

Cgil, Cisl e Uil chiedono una revisione dei lavori socialmente utili

Cgil, Cisl e Uil del Trentino giudicano positivamente le novità della Provincia in tema di lavoro, ed in particolare per quanto riguarda il Progettone e il Piano di Politiche del Lavoro. «Si è fatta una buona manutenzione dello strumento. Per noi, però, è importante che, ormai nella prossima legislatura, si lavori ad una revisione straordinaria delle regole per arrivare ad un’integrazione del sistema dei lavori socialmente utili, creando una cornice comune che tenga insieme sia il Progettone sia l’Intervento 19». «Le modifiche alle regole per l’accesso al Progettone vanno nella direzione da noi indicata — fanno notare i tre segretari Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi —, anche perché facilitano l’ingresso delle donne, che hanno spesso carriere frammentate, e rendono più flessibili i parametri per tutti, dando così risposte anche a quei soggetti che prima, pur in una condizione vicinissima ai requisiti richiesti, restavano tagliati fuori». Nel dettaglio per le donne varrà una sorta di sconto sui requisiti: se attualmente accedono al Progettone le persone a cui mancano non più di otto anni per andare in pensione, nel caso delle lavoratrici licenziate questo requisito si aumenta di sei mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni. Parallelamente si rende più flessibile l’accesso per tutti i licenziati che, pur non in possesso dei requisiti anagrafici per l’accesso al Progettone, li maturano attivandosi sul mercato del lavoro e occupandosi per almeno sei mesi anche cumulando più contratti. Prima, invece, era necessario un unico contratto di almeno sei mesi. Infine vengono visti bene anche i miglioramenti sulla staffetta generazionale.

Scarica il pdf: progettone-ART200118