14 aprile 2017 – Corriere del Trentino
Scatti d’anzianità: 2,6 milioni ai docenti Destinatari 800 insegnanti. Il governatore: pronti a cambiare le norme su mobilità e flessibilità
Sbloccati i pagamenti degli scatti di anzianità per 800 insegnanti. La giunta provinciale ha stanziato ieri 2,6 milioni di euro per il finanziamento delle posizioni retributive maturate nel 2016 dal personale docente della scuole trentine.
Attraverso tale finanziamento sarà possibile sostenere sia gli aumenti a regime sia le competenze arretrate per circa 800 insegnanti.
Il trattamento economico dei docenti prevede infatti una progressione di carriera con aumenti automatici collegati a sei diverse fasce di anzianità che comportano un aumento annuo lordo, distribuito sulle dodici mensilità, che varia da un minimo di 1.339 a un massimo di 2.987 euro in base anche alla qualifica.
Il presidente Ugo Rossi ha però anche sottolineato che con le parti sindacali «è stato avviato un ricordino di carattere normativo del contratto del personale docente», fermo alla formulazione definita nel 2014, che potrebbe essere accompagnato da «un incremento economico». La decisione è legata «al fatto che con le nostre scelte abbiamo indubbiamente determinato un carico di lavoro supplementare», con riferimento all’introduzione del trilinguismo e dell’alternanza scuola-lavoro. Tra le ipotesi vi sarebbe quella di legare gli incrementi «magari a una maggiore flessibilità organizzativa e a mobilità, per arrivare da una parte a riconoscere agli insegnanti lo sforzo compiuto e dall’altra alla scuole trentina delle modalità per accrescere la qualità», il tutto secondo schemi ancora da definire.
Un’apertura al dialogo verso i rappresentanti degli insegnanti in vista del prossimo incontro previsto per l’inizio di maggio. Tuttavia secondo i sindacati la questione è subordinata al rinnovo del contratto. «Si continuano ad avanzare ragionamenti di vario tipo ma a un anno dal concorso, nulla è ancora stato fatto» evidenzia Pietro Di Fiore, segretario della Uil Scuola. «Di fronte a un contratto fermo da così tanto tempo e quindi a un’inadempienza da parte della Provincia — continua il sindacalista — non è possibile chiedere nulla in più agli insegnanti». Ogni discussione, insomma, in termini di priorità è successiva al rinnovo. Un aspetto noto a Piazza Dante, da cui si intende avanzare delle ipotesi solo dopo il passaggio all’Apran.
Ma ieri la giunta provinciale ha anche approvato il bando per disciplinare le modalità di inserimento nelle graduatorie per titoli che determineranno le assunzioni a tempo determinato degli insegnanti degli istituti di formazione professionale che hanno sede a Trento, Rovereto e Levico.
I contratti saranno validi per il biennio formativo 2017/2018 e 2018/2019. Per l’inserimento nelle graduatorie dell’area culturale è prevista la selezione per titoli, mentre per l’area tecnico-professionale i candidati, preventivamente inseriti in una graduatoria sempre in base ai titoli, dovranno superare anche una prova pratica e un colloquio della durata di 45 minuti. La parte orale dell’esame a cui saranno sottoposti prevede una lezione simulata, preceduta dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute.
«Chi ha concluso un percorso di formazione attende di entrare nelle graduatorie, che non venivano aggiornate dal 2011» ha spiegato ieri il governatore trentino, il quale ha poi aggiunto che «l’atto si inserisce in un percorso di riordino del sistema di reclutamento e valorizzazione del personale».
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata e presentata con modalità online, collegandosi al portale della scuola trentina www.vivoscuola.it nell’apposita area «Concorsi personale della scuola» entro il termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale della Regione. L’accesso alla domanda online dovrà inoltre avvenire tramite la Carta nazionale dei servizi, la Carta provinciale dei servizi o il Sistema pubblico di identità digitale.
Scarica il pdf: Scatti d’anzianità ART 140417
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