08 agosto 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Accoglienza, 200 esuberi. I sindacati: «Numeri elevati, ma regna il silenzio»

«Intorno al sistema di accoglienza è calato nuovamente il silenzio, ma intanto aumentano gli esuberi senza che la Provincia prenda in mano la questione», queste le parole di Luigi Diaspro (Fp Cgil), Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) e Marcella Tomasi (Uil Fpl), che aggiungono: «Questa grave crisi è determinata da scelte dirette di questa giunta, che ha il dovere di assicurare a lavoratrici e lavoratori la stessa attenzione e ricerca di soluzioni che deve a tutti i soggetti coinvolti dal dramma della perdita del posto di lavoro».
I sindacati ritornano a farsi sentire dopo il drastico cambio di rotta impartito dal centrodestra al sistema di accoglienza trentino. Sono oltre 200 i lavoratori e le lavoratrici che rischiano di restare a casa da qui al 2020. «Abbiamo sostenuto e condiviso — proseguono Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl —diverse mobilitazioni sul territorio. Azioni iniziate già dal 27 dicembre scorso per arrivare ad attivare un tavolo di confronto tra la Provincia e tutti quegli enti, associazioni e cooperative interessati dai tagli e dai conseguenti esuberi di personale».
I tempi, però, si sono rivelati lunghi e intanto le lavoratrici e i lavoratori del settore restano senza occupazione. «Un tavolo – aggiungono Diaspro, Avanzo e Tomasi – è stato effettivamente costituito all’Agenzia del lavoro, ma solo il 17 giugno. Troppo tardi».

Scarica il pdf: accoglienza ART 080819