26 agosto 2017 – Corriere del Trentino

Accordo Melinda-La trentina,

«Una necessità del mercato» Calliari (Coldiretti) approva l’unione. Scettici i sindacati

La firma ufficiale arriverà solo lunedì mattina, come confermato ieri dalle dirette interessate, ma il matrimonio tra Melinda e La trentina fa già discutere gli addetti ai lavori. Per il presidente di Coldiretti Trento Gabriele Calliari si tratta di «una scelta ottima per fare sistema sul mercato della grande distribuzione, una necessità che ho reso pubblica già da molti anni per far fronte a un business che sta diventando sempre più globale».

Calliari si allarga ancora di più, ipotizzando l’idea di una grande famiglia comprendente anche i produttori del vicino Alto Adige e della Valtellina. «Perché no? — si chiede — Oggi l’importante è posizionare prodotti sul mercato per una vasta porzione dell’anno, e unendo la nostra vocazione locale con quella di altri territori potremmo riuscirci». L’accordo quindi è visto da Coldiretti come un primo passo verso la creazione di un «assetto varietale di prestigio che unisce non solo mele ma anche piccoli frutti».

Tornando all’aspetto più economico della vicenda, Melinda e La trentina, insieme, potrebbero avere più potere per quanto riguarda i prezzi dei prodotti, garantendosi anche una protezione maggiore contro i problemi (vedi le grandinate di questa estate) di natura metereologica. C’è poi l’argomento lavoratori, su cui i sindacati di categoria (Flia- Fai e Uila) hanno espresso qualche perplessità.

Il segretario invece rimane più cauto: «Bisogna guardare a lungo termine, non mi preoccuperei sinceramente per i dipendenti. Ci potrà essere qualche scombussolamento iniziale ma guarderei tutto in prospettiva, per cui non posso che dare un giudizio più che positivo per la conclusione dell’accordo». Infine, sulle tempistiche dell’unione, per il presidente la causa non è da addossare alla produzione disastrosa prevista per il 2018, ma solo «ai tempi maturi». Non è dello stesso parere invece il segretario di Fai-Cisl Fulvio Bastiani, secondo cui le condizioni climatiche hanno accelerato il processo, «soprattutto perché i soci di La Trentina che già vivevano una situazione negativa, ora avrebbero avuto dei mesi disastrosi».

L’apprensione principale di Cisl si concentra sulle dipendenti, che da sole costituiscono il 95% dei lavoratori delle aziende melicole. «Per ora abbiamo avuto l’assicurazione da La trentina che per quest’anno si continuerà a lavorare nei loro stabilimenti — chiarisce Bastiani — speriamo sia una notizia confermata al più presto, perché per ora si tratta solo di voci giunte dai nostri contatti interni all’azienda». Un po’ di preoccupazione per il destino dei dipendenti c’è anche per la Flai-Cgil, che in comunicato esprime soddisfazione per l’intesa «che rafforza il prodotto trentino», auspicando però che «si tutelino i diritti dei lavoratori» e chiedendo un incontro con i vertici di Melinda e La Trentina già nei prossimi giorni per mettere al centro la questione.

Non si sbilancia Fulvio Giaimo di Uila-Uil, in attesa di vedere la firma dell’accordo di lunedì mattina. «Per ora c’è tanta curiosità per questo matrimonio, ma allo stesso tempo qualche dubbio, come sottolineato dai colleghi di Cgil e Cisl. Aspettiamo la conferma definitiva che si tratti di un accordo principalmente commerciale e poi parleremo con i nostri iscritti per capire quali saranno gli sviluppi», ha commentato il segretario.

Scarica il pdf: melinda ART 260817