Aggregazioni funzionali territoriali, senza copertura dei giorni festivi e delle fasce notturne. Per la UIL un progetto monco. Il nuovo modello organizzativo, declinato in modo diverso, avrebbe potuto migliorare anche la situazione di congestione dei Pronto Soccorso, oltre a dare un’opportunità in più agli assistiti trentini dei medici di base, fuori dai canonici “orario d’ufficio” degli ambulatori.

La UIL del Trentino ritiene interessante il decollo delle AFT (aggregazioni funzionali territoriali), per la possibilità data agli utenti di poter beneficiare di ambulatori meglio presidiati dai medici di base e da altro personale paramedico, soprattutto per quanto concerne la prevenzione delle malattie croniche e l’assistenza alla sempre più vasta platea di anziani, per l’ineludibile fenomeno dell’invecchiamento della popolazione.

Rileviamo però un limite importante nella nuova Aft di Viale Verona: a differenza dell’altra Unità operativa già in esercizio a Pinzolo non ingloba nell’offerta all’utenza un presidio medico H 24, in Val Rendena prestato dalla guardia medica.   Siamo convinti che l’applicazione dell’opzione 24H anche nelle Aft urbane o nei centri dotati di Pronto Soccorso ospedaliero, soprattutto se estesa anche al sabato e alla domenica oltre che nelle ore notturne, potrebbe decongestionare i Pronto Soccorso ospedalieri, riducendo il numero ed i tempi di attesa delle persone che vi si rivolgono.

Di tale possibilità e previsione si era più volte parlato in APSS e, da quanto risulta allo scrivente, erano già stati stanziate le risorse necessarie alla sperimentazione del nuovo modello organizzativo e alla sua successiva implementazione.

Trento, 23 agosto 2018

 

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

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