Il T – Martedì 14 Gennaio 2025
Aggressione al 118, i sindacati: «Apss immobile»
Le reazioni | Un infermiere preso a pugni in piazza Santa Maria Maggiore. Le sigle «Aumentare personale e vigilanza»
Ha lasciato i segni l’ennesima aggressione avvenuta ai danni di un infermiere. Innanzitutto sul professionista, che stava semplicemente facendo il suo lavoro quando è stato preso a pugni dal paziente che stava cercando di soccorrere. Un diretto allo pancia gli ha provocato un forte dolore, tale da richiedere un controllo al pronto soccorso. È accaduto nella tarda serata di sabato, in piazza Santa Maria Maggiore, nel pieno centro cittadino. L’infermiere si è ripreso, ma l’eco di un’aggressione assurda, dovuta ai fumi dell’alcol si fanno sentire nelle parole delle categorie, stanche della lunga serie di episodi che perseguita anche la sanità trentina. «Ormai siamo senza parole — la reazione di Giuseppe Pallanch, Sandro Pilotti, Alfio Traverso, Walter Dalva della Cisl Fp — cosa deve ancora accadere prima che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e l’assessorato intervengano con le misure necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori?». Per il sindacato, l’Apss sta peccando «di immobilismo». «Tra le ipotesi messe sul tavolo dall’azienda sanitaria — ci sono quelle di dotare il personale sanitario di spray al peperoncino, di usare bodycam e dispositivi con pulsante in caso di pericolo. Sono ormai mesi che sentiamo parlare di queste soluzioni. A oggi però non ci sono state risposte serie, responsabili e strutturali. Tante chiacchiere ma pochi fatti: servirebbe anche maggiore iniziativa per quanto riguarda la copertura legale». Sulla stessa linea la Uil Fpl: «Chiediamo di incrementare le misure di sicurezza, dotando le equipe di strumenti per la loro protezione; promuovere campagne di sensibilizzazione, per educare il pubblico all’importanza di rispettare chi opera in emergenza — afferma il segretario Giuseppe Varagone — bisogna inoltre mettere in atto il nuovo decreto legislativo 137/2024 che è entrato in vigore in ottobre 2024, affinché atti di violenza contro i sanitari siano puniti con la massima severità». Chiede un intervento «drastico» anche la Nursing Up. «Bisogna subito — specifica il segretario Cesare Hoffer — aumentare la presenza delle forze dell’ordine nei luoghi di lavoro, nonché dotazioni organiche di personale, in questo caso a bordo dell’ambulanza e garantire la presenza costante di vigilantes nelle zone più critiche. Alle forze dell’ordine chiediamo di applicare correttamente le nuove norme, che prevedono l’arresto in flagranza di reato, anche differita nelle 24 ore successive».
Scarica il pdf: IL T ART sanita 140125
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