Il T – Martedì 14 Gennaio 2025

Vetri Speciali proroga la cassa a Spini

 

Firmato ieri l’accordo con i sindacati, Cigo rinnovata di altre 13 settimane

La cassa integrazione ordinaria per i 192 lavoratori di Vetri Speciali a Spini di Gardolo sarà rinnovata fino a marzo. È stato firmato ieri a Palazzo Stella l’accordo tra i sindacati e l’azienda che sancisce la proroga della cassa per altre 13 settimane (misura già anticipata dal «T» la scorsa settimana). L’utilizzo della Cigo sarà limitato a una settimana al mese, grazie anche allo smaltimento di ferie ed altri meccanismi.
A rendere necessario il prolungamento, sono le difficoltà che da inizio 2024 sta attraversando il mercato del vetro e che sembrano confermarsi anche per il 2025.
Gli ordini sono pochi e non si riescono ad evadere le scorte di magazzino, ragione per la quale non è possibile pensare ad un’attivazione in contemporanea di entrambi i forni dell’azienda.
Il nuovo forno sul quale sono stati spesi più di 100 milioni dovrebbe partire entro maggio, ma al contempo verrà chiuso quello vecchio, nell’attesa di una ripresa dei consumi.
L’azienda comunque, pur nella difficoltà, continua a mantenere attivi i propri utili, superiori ai 30 milioni e la possibilità di riprendere a pieno regime, non appena il mercato lo permetterà.
Ci sarà, invece, un ulteriore incontro mercoledì per definire la situazione della cassa straordinaria per i 26 lavoratori dello stabilimento di Ciré. «Sarà richiesta una proroga della cassa straordinaria per i dieci mesi restanti. Nel momento in cui ripartisse tutto l’azienda è disponibile ad assumere il personale di Pergine, ovviamente se possibile». Con lui Osvaldo Angiolini della Uiltec: «C’era un ragionamento aperto sulla scelta tra cassa integrazione e contratto di solidarietà, l’azienda ha ritenuto la cassa ancora utile per questo trimestre utilizzarle la cassa. La cassa sarà di 13 settimane, dal 7 gennaio fino alla prima settimana di marzo e il nuovo forno aprirà probabilmente verso maggio più tardi da aprire. Invece, ci saranno un ulteriore incontro sulla situazione di Pergine».

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