10 gennaio 2020 – Trentino

Aiuti alle imprese, con i tagli della giunta “ballano” 500 posti

Sostegno alle fasce deboli. È operativa da inizio anno la delibera dell’Agenzia del lavoro che sospende gli incentivi a giovani o 50enni disoccupati e che blocca la staffetta generazionale. In tutto 6 milioni in meno. Aziende in stallo

TRENTO. Nei giorni scorsi, con l’inizio del nuovo anno, sul sito dell’Agenzia del lavoro è comparso l’annuncio che rende ufficiale la delibera approvata lo scorso 18 dicembre dal consiglio di amministrazione della stessa Agenzia. Sono quindi operative le sospensioni di alcuni importanti incentivi per le imprese che decidevano di assumere, ad esempio, disoccupati over 50 anni o giovani under 35 oppure per quei giovani lavoratori assunti con la staffetta generazionale, il meccanismo in base al quale le aziende mettono in part time alcuni lavoratori più in là con gli anni per fare spazio alle nuove leve. Ma tra gli istituti per i quali è stato sospeso il finanziamento ci sono anche gli aiuti per la conciliazione delle lavoratrici autonome con figli, le cosiddette “co-manager”.
L’impatto economico dei tagli
Dal punto di vista delle risorse, il taglio come annunciato si aggira intorno ai 6 milioni di euro di budget sui 35 complessivi a disposizione di Agenzia del lavoro. Un’autentica «mannaia», secondo Cgil, Cisl e Uil che sono rappresentate nel cda di Agenzia e che il 18 dicembre scorso non hanno votato la delibera.
Dal canto suo, l’assessore Spinelli ha ribadito che alcune di queste misure (come la staffetta) erano diventate economicamente insostenibili a lungo andare per le casse pubbliche, mentre per altri incentivi all’assunzione è in corso di definizione un nuovo piano i cui tempi sono ancora però incerti e questo sta tenendo col fiato sospeso le aziende.
L’impatto sociale dei tagli
In attesa di capire quale sarà questo piano e lungo quali linee si svilupperà, i tagli all’Agenzia come detto sono operativi. Questo avrà delle ricadute sul piano occupazionale che sono ora difficili da definire con esattezza ma che stando ai risultati ottenuti nel 2018 grazie a questi incentivi si possono provare a ipotizzare.
L’anno scorso gli incentivi al sostegno dei disoccupati over 50 da almeno 12 mesi ha portato all’assunzione di 92 persone. Quest’anno il sostegno non scompare ma viene sostanzialmente dimezzato. È facile immagine che anche le assunzioni di queste fasce “deboli” ne risentiranno: con meno incentivi le aziende saranno meno interessati ad assumere un cinquantenne licenziato.
Parliamo dei giovani. Nel 2018 sono stati 221 quelli under 35 i cui contratti sono stati stabilizzati, tra questi anche molti apprendisti. Ammonta invece a 109 il numero di quelli assunti dalla garanzia giovani. Questi aiuti non saranno replicati con risorse provinciali poiché la giunta sostiene che ci sono già risorse nazionali stanziate per queste categorie.
C’è poi la staffetta generazionale che nel 2019 ha permesso l’assunzione di circa 100 nuovi lavoratori e che stando alle proiezioni per il 2020 avrebbe prodotto tra le 150 e le 200 nuove assunzioni. Un boom di richieste che la Provincia ritiene eccessivamente oneroso per le casse pubbliche. Quindi, niente aiuti. Numeri alla mano, dunque, senza questi incentivi sul 2020 “ballano” almeno 500 potenziali posti di lavoro. Vedremo se il nuovo Piano che sta elaborando la giunta saprà “contenere” questo (probabile) calo di assunzioni o (magari) garantirne di nuove e ulteriori.

Scarica il pdf: aiuti ART 100120