02 ottobre 2019 – Trentino

«All’ospedale mancano infermieri e Oss»

Le carenze di personale all’ospedale Santa Maria del Carmine sono state al centro di un incontro dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fenalt e Nursing Up) che si sono confrontati con il direttore del personale dell’Azienda sanitaria Paolo Federici e il direttore dell’Ospedale di Rovereto Pier Paolo Benetollo. Sul tavolo, le varie problematiche del nosocomio, prima tra tutte la scarsità del personale. Un problema esploso in estate, con i turni di ferie e l’ulteriore riduzione del personale in servizio, con numeri già all’osso.
«Questa estate spiega Giuseppe Varagone della Uil Ppl si sono registrati numerosi problemi soprattutto nel reparto di ortopedia, in seguito alle assenze per le ferie. L’ospedale Rovereto, con la chiusura dei reparti di ginecologia e chirurgia negli ospedali periferici ha bisogno di rafforzare il personale per fare fronte alle richieste dell’utenza. Per questo avevamo richiesto una riunione con la direzione». È emerso che bisogna revisionare la pianta organica, «soprattutto con il personale infermieristico e Oss puntualizza Varagone -, e inoltre manca il coordinatore di emodialisi. Rovereto è diventato un ospedale prioritario, a cui fanno perché riferimento per le urgenze più zone periferiche. Per questa ragione anche il blocco operatorio va rivisto e riorganizzato». La direzione dell’ospedale e il responsabile del personale hanno preso atto delle difficoltà e si sono impegnate a incontrarsi di nuovo tra un paio di mesi con il sindacato. «Vogliamo avere la garanzia che se manca un coordinatore e degli infermieri, li si assuma» insiste Varagone.
«Ormai nelle periferie sono spariti i reparti di chirurgia e ginecologia, una scelta che non condividiamo, ma dato che questa è la strada intrapresa non si può percorrere senza incrementare il personale di Rovereto, dove si rivolgono anche tutte le urgenze dell’Alto Garda. L’ospedale si sobbarca il lavoro in più, ma deve avere possibilità di funzionare al meglio. Per questo il personale va adeguato alle necessità: oltre al coordinatore di emodialisi servono infermieri, ostetriche e Oss».

 

 

Scarica il pdf: ospedale ART 021019