24 luglio 2021 –  Trentino

Anche in Trentino la protesta delle tute blu contro lo sblocco dei licenziamenti

I sindacati Fiom, Fim e Uilm: «La decisione di protestare è stata assunta in solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici di aziende e multinazionali come Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote che all’indomani dello sblocco dei licenziamenti hanno avviato le procedure di licenziamento»

TRENTO. «Arriva anche in Trentino la protesta delle tute blu contro lo sblocco dei licenziamenti». Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato a livello nazionale due ore di sciopero da fare entro la fine del mese. La protesta coinvolge da alcuni giorni moltissime fabbriche d’Italia. In provincia ieri hanno incrociato le braccia per primi i dipendenti della Mahle Componenti Motori di Gardolo con altissima adesione. Sempre ieri si è fermata anche la Metalsistem di Rovereto con alta adesione in produzione.

«La decisione di protestare -si legge in una nota – è stata assunta in solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici di aziende e multinazionali come Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote che all’indomani dello sblocco dei licenziamenti, senza rispettare l’intesa con Governo e Confindustria per il massimo ricorso agli ammortizzatori sociali, hanno avviato le procedure di licenziamento nei propri stabilimenti». «Le riorganizzazioni aziendali non si devono scaricare sui lavoratori e sulle lavoratrici che vanno tutelati e accompagnati nelle fasi di transizione con gli ammortizzatori sociali», sostiene la segreteria generale della Fiom-Cgil Manuela Terragnolo, anche i metalmeccanici trentini, in linea con le sigle nazionali, chiedono anche di «vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro».

Scarica il pdf: metalmeccanici ART 240721