26 luglio 2021 –  l’Adige

Turismo. Fondo salva alberghi, Cgil e Cisl a fianco del segretario generale della Uil «Alotti critico, ha fatto bene»

I segretari generali di Cgil e Cisl del Trentino, Andrea Grosselli e Michele Bezzi, si schierano a fianco di Walter Alotti nella querelle sul progetto del Fondo salva alberghi su cui sta lavorando la Giunta Fugatti. In merito alle critiche esposte dal segretario generale della Uil Alotti ( «Molti settori sono in difficoltà, perché quindi l’aiuto solo per gli albergatori e per gli alberghi?» la sua dichiarazione, l’Adige del 23 luglio) è intervenuto a gamba tesa il manager di Trentino Sviluppo Nicola Polito (l’Adige di ieri). «Salvare gli alberghi non è follia -ha scritto Polito su LinkedIn -Forse è un po’ comodo commentare così… con un base associativa fatta prevalentemente di pensionati e Smart workers e dipendenti pubblici (come me! ), privilegiati. Un buon silenzio talvolta…»».
Non si è fatta attendere la risposta di Cgil e Cisl. «Il problema di dare continuità alle strutture alberghiere in crisi esiste -scrivono in una nota congiunta Grosselli e Bezzi -ma bene ha fatto il segretario generale della Uil del Trentino, Walter Alotti, a sollevare la questione delle modalità, dei criteri e della trasparenza con le quali potrebbero essere messi in atto strumenti pubblici di salvataggio delle aziende in crisi del ricettivo. Non si tratta di problemi di poco conto anche in considerazione del fatto che, come dimostra la Banca d’Italia, proprio le imprese turistiche trentine registrano un notevole gap di produttività rispetto a quelle sudtirolesi e che ancora troppi sono gli episodi di lavoro nero e grigio portati alla luce dalle ispezioni di Guardia di Finanza e Inps come accaduto di recente nell’Alto Garda. Di questo dovrebbe preoccuparsi per prima Trentino Sviluppo».
«Forse quindi invece di zittire i sindacalisti che pongono problemi seri di policy, magari solo per cercare di accreditarsi con l’assessore pro tempore di turno, i dirigenti di Trentino Sviluppo farebbero bene a fare tesoro delle critiche per poi adottare le modalità più efficienti e trasparenti per supportare il sistema produttivo locale -evidenziano Grosselli e Bezzi -Perché il salvataggio di un albergo con soldi pubblici non è certo un esercizio particolarmente difficile, mentre fare in modo che le imprese di un settore come quello turistico sappiano davvero aumentare gli investimenti, far crescere la produttività, rispettare i diritti dei lavoratori e garantire la sostenibilità del proprio prodotto, anche in Trentino sembra molto più difficile che per esempio in Alto Adige».
Alla stoccata di Polito sulla base associativa della Uil interviene lo stesso Alotti con una precisazione: «Con tutto il rispetto per i nostri iscritti pensionati, in Uil del Trentino i lavoratori e le lavoratrici attive sono più dell’85% degli aderenti e che abbiamo una grande rappresentanza nel settore privato, anche nel comparto turistico e commerciale, proprio fra quei tanti stagionali, anch’essi con famiglia, che così poca attenzione hanno avuto da parte della Giunta Fugatti. Confermo inoltre l’orgoglio di rappresentare un gran numero di lavoratori pubblici, dalla pubblica amministrazione alla sanità ed alla scuola». Nello specifico del Fondo salva alberghi, il segretario generale della Uil del Trentino auspica di poterne discutere con l’assessore Spinelli «e non con altri interposti accidentali interlocutori».

Scarica il pdf: ADIGE turismo ART 260721

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