10 marzo 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

Aquaspace-Tessilquattro: 80 addetti a rischio

Chiusura degli impianti a Rovereto se il problema depuratore non si risolve in fretta

Sta peggiorando di ora in ora la situazione in Aquaspace e Tessilquattro. In un incontro con i sindacati, l’amministratore delegato di Aquafil Vivaldi ha detto che il sequestro del depuratore di Aquaspace potrebbe portare alla chiusura dei due impianti, con il licenziamento dei circa 80 dipendenti. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore Alessandro Olivi. Lunedì assemblea con i lavoratori. Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento, è azionista di maggioranza di Aquafil spa, di recente quotata in Borsa. Inoltre è amministratore unico di Aquaspace, stabilimento di Rovereto, che vede circa 15 addetti al depuratore e una sessantina all’attività di tintoria del filo, ramo che appartiene all’altra azienda di Bonazzi, Tessilquattro, che ha la base a Cares (nel Bleggio). Nei giorni scorsi il depuratore di Aquaspace è stato messo sotto sequestro. Il ramo roveretano di Tessilquattro, senza questo sistema, non può funzionare. La Uiltec fa sapere che: «Se Aquaspace non vedrà in tempi rapidi risoluzione della problematica riguardante il sequestro del depuratore non sarà in grado di proseguire la propria attività e fornire il servizio di depurazione a Tessilquattro di Rovereto. Di conseguenza non sarà possibile continuare la produzione caratteristica del sito di Rovereto che sarà collocata presso altri stabilimenti del gruppo Aquafil». Per la Femca Cisl «così il costo di Tessilquattro difficilmente si giustifica». Interviene anche Filippo Degasperi, M5s: «Pare che la proprietà voglia chiudere entrambe le attività con perdita di circa 80 posti di lavoro. I lavoratori rischiano di subire supinamente le scelte sbagliate di cui non sono responsabili. Olivi intervenga».

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