10 marzo 2018 – Trentino, Corriere del Trentino
Autista salta la fermata, a rischio il posto Lasciati a piedi dei migranti.
Il sindacato: «Non ha visto segnali di stop»
Non avrebbero segnalato di voler salire e lui non si è fermato. È questa la ragione, secondo il segretario provinciale della Uiltrasporti Nicola Petrolli, per la quale lunedì 4 e martedì 5 dicembre un autista di Trentino Trasporti avrebbe saltato la fermata nei pressi del campo di Marco lasciando a piedi alcuni migranti. La Provincia e Trentino Trasporti assicurano di aver «già svolto i propri accertamenti», portando inoltre il caso al cospetto della Procura. Nei confronti dell’autista è già in corso «un procedimento disciplinare, provvedimento che può portare anche al licenziamento » continua Piazza Dante. La condotta irregolare, continua la Provincia, «si è concretizzata in una ripetuta violazione degli obblighi, con conseguente turbativa al regolare svolgimento del servizio pubblico con danno anche all’immagine della società». Insomma quelle fermate, in quei giorni, sarebbero state effettivamente saltate. Ma l’autista e il sindacato non lo negano, solo chiariscono le ragioni che hanno portato alla violazione. «Lunedì 4 il conducente del mezzo non ha raccolto i passeggeri perché, non avendo questi effettuato alcun segnale -da regolamento è necessario alzare la mano -, ed essendo in quel tratto seguito da un autobus urbano, l’autista ha comprensibilmente presunto che fosse loro intenzione salire sull’altro mezzo in arrivo» precisa Petrolli, aggiungendo che «il giorno seguente la dinamica è stata la stessa, con la differenza che in prossimità della fermata uno degli stranieri si trovava in mezzo alla strada, costringendo l’autista a un brusco rallentamento, ma senza una chiara motivazione e senza dar segno di voler chiaramente salire a bordo, distraendo oltretutto l’autista impossibilitato, a quel punto, a notare eventuali altri segnali da parte de gli utenti alla fermata». A scanso di equivoci, sostiene sempre il segretario della Uiltrasporti, «il conducente ha segnalato immediatamente la vicenda ai suoi superiori». Solidarietà nei confronti del conducente è stata manifestata ieri Vanessa Cattoi, neo parlamentare della Lega, secondo la quale il suo licenzia-mento rischierebbe «di alimentare ulteriormente l’insofferenza dei cittadini nei confronti della presenza di migranti in quanto negli ultimi tempi è diventata rischiosa la professione dell’autista di bus che troppo spesso, come accaduto nei mesi scorsi, si ritrova in condizione di pericolo e di aggressioni e insicurezza sia per lui sia per i fruitori del servizio stesso».
Scarica il pdf: bus-ART100318
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