Il T – 21 dicembre 2022

«Bene i passi avanti su casa e affitti». Ma sulla manovra Alotti (Uil) è critico

La sua valutazione sulla manovra approvata ieri dal Consiglio provinciale è negativa: «La solita demagogia pre-elettorale, nessun elemento di prospettiva, programmazione della spesa che va di sei mesi in sei mesi, da un bilancio a un assestamento». Per Walter Alotti non sono sufficienti nemmeno i risultati portati a casa dalla minoranza sul tema della casa, cavallo di battaglia per il segretario
della Uil del Trentino: «È comunque positivo che dopo tanto sollecitare sul tema della casa si sia fatto qualche passetto avanti. Si era partiti male — ricorda Alotti — perché del tema il governatore Fugatti non
aveva nemmeno fatto riferimento nella sua presentazione del bilancio». Ieri però, sia da Paolo Zanella (Futura) che da Lorenzo Ossanna (Patt), qualche emendamento ha messo sul capitolo in questione alcune risorse, e nemmeno poche. Ci sono i 3 milioni per l’acquisto per la prima casa per le nuove famiglie, oltre all’aumento di un milione per la quota del contributo affitto sul libero mercato e l’istituzione di un Comitato provinciale per la situazione abitativa: «Bene, dei passi in avanti, ma per il resto la manovra è il nulla assoluto». E spiega: «Una manovra con parecchie misure che strizzano l’occhio a provvedimenti demagogici come il contributo a pioggia per le spese energetiche. E altra cosa sbagliata, nel metodo ancor più che nel merito, è l’esenzione dell’addizionale Irpef che è stata riportata per il 2023 al suo valore precedente.
Quando saremo alla vigilia delle elezioni vedrete che sarà ripristinata strumentalmente per fare propaganda». Alotti sottolinea proprio questo aspetto, «una manovra che guarda agli elettori piuttosto che alle persone: lo ha detto anche lo stesso Fugatti che se la crisi energetica continuerà ci saranno ulteriori provvedimenti di aiuto a famiglie e imprese, ancora bonus a pioggia che non risolvono un bel niente, provvedimenti iniqui, cifre basse date a tutti quando devono essere date più alte a chi ne ha più bisogno, individuando quali famiglie e quali imprese sostenere con i benefici economici».
Il segretario della Uil del Trentino critica anche il ricorso «al giochetto degli investimenti». «Si insiste dicendo che mettono i soldi per le opere pubbliche, per i grandi interventi infrastrutturali. Facile dire che a bilancio ci sono quasi due miliardi, è da inizio legislatura che vengono messe risorse. Ma i cantieri dove sono? Non è partita nemmeno una gara. Questa delle risorse per gli investimenti sta diventando una cosa ridicola». E Alotti aggiunge: «Per il resto, sui capitoli fondamentali, non c’è nulla. Non si è affrontato il problema della sanità, quello della scuola. Si continua con il corto raggio, con una politica economica tattica, senza alcuna strategia. Ci sono le elezioni, e allora si sposta tutto all’assestamento del prossimo giugno, perché in autunno ci saranno le provinciali. Peccato, perché servirebbero riforme di lungo respiro».
Alotti dà il suo parere anche su questi ultimi giorni di lavoro d’Aula, criticando le opposizioni: «Per carità, qualcosa è stato portato a casa. Ma non abbiamo visto chissà che grandi battaglie da parte di chi si oppone a questa giunta e ai suoi provvedimenti».

 

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