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07 Lug
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BANDI D’APPALTO SUL DOMICILIARE TRENTINO DESERTI – PAT E FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE “APRANO GLI OCCHI”

BANDI D’APPALTO SUL DOMICILIARE TRENTINO DESERTI – PAT E FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE “APRANO GLI OCCHI”

TRENTO: “L’assistenza domiciliare in Trentino, erogata dalle Cooperative del terzo settore, sta “navigando a vista… senza vento”, in criticità rimarcata dati gli ultimi bandi d’appalto andati deserti in Giudicarie e Vallagarina. Lavoratrici e lavoratori non smettono di chiamarci per un’incognita sul loro futuro, che mai si è rappresentato così nero, dipingendoci una dura realtà professionale e personale che, in assenza di incrementi economici, li sta trasformando nei “nuovi poveri”, così dichiarano Andrea Bassetti e Manuel Cescatti, rispettivamente Segretario UIL FPL EE.LL e Responsabile del settore Cooperative Sociali.

L’impatto del costo della vita, con inflazione al 16,1%, deve essere campanello d’allarme sociale, che può trovare risposte solo in stanziamenti urgenti di risorse Provinciali, vincolando le nuove Cooperative, a garanzia di standard qualitativi Trentini e non concorrendo al ribasso, per un settore già messo a dura prova data l’attuale fuga delle professioni socio-sanitarie-assistenziali.

Ci rifiutiamo come UIL FPL EE.LL. di assistere all’indifferenza continua ed assordante da parte dell’Assessorato Provinciale di riferimento e Federazione delle Cooperative Trentine.

Il settore in sofferenza da anni, per completo abbandono d’attenzione e mancate risposte ai solleciti, ha necessità urgente “d’ossigeno”, per revisione economica dell’Accordo di secondo livello Provinciale datato 2006 e non più in linea con l’attuale “sopravvivenza” del personale.

Leggiamo con favore che esponenti politici e direttamente il Presidente della Consulta Provinciale per le Politiche Sociali, facciano eco a quanto negli anni da noi sempre richiesto, ad un Assessorato richiamato ad interazioni con la Federazione delle Cooperative, in un crescendo di disattenzione e mancanza di rispetto verso chi opera tutti i giorni, a garanzia dell’assistenza domiciliare sul territorio, erogando nonostante tutto servizi essenziali verso chi ha ancora la possibilità e volontà di permanere presso il proprio domicilio.

Ricordiamo che la mancata lungimiranza politica e tecnica, cronica negli ultimi anni, l’assenza d’investimenti sul personale e continuo silenzio, di chi ad oggi chiamato a prendere decisioni, sono il risultato dell’ennesimo terremoto sociale, che il Trentino sta subendo, con conseguenze dirompenti su lavoratrici e lavoratori, tenendo conto anche della ricaduta finale sui soggetti più fragili.

“Urgente ed immediata convocazione, da parte dell’Assessorato, per un tavolo tecnico in sinergia con Federazione delle Cooperative Trentine ed Organizzazioni Sindacali, nell’incessante disponibilità della UIL FPL EE.LL. di ricercare soluzioni, a patto che ne esista concreta volontà da parte del nostro interlocutore principale”, concludono Bassetti e Cescatti.

Per la UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti – Manuel Cescatti

Scarica il pdf: COMUNICATO UIL FPL EE.LL. Cooperative Sociali – BANDI D’APPALTO SUL DOMICILIARE TRENTINO DESERTI – PAT E FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE “APRANO GLI OCCHI” – 3.07.2023

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07 Lug
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CRITICITÀ PERSONALE RSA L’ASSESSORATO ALLA SALUTE PASSI DALLE PAROLE AI FATTI – IMMEDIATA CONVOCAZIONE PER IL TAVOLO TECNICO

CRITICITÀ PERSONALE RSA L’ASSESSORATO ALLA SALUTE PASSI DALLE PAROLE AI FATTI – IMMEDIATA CONVOCAZIONE PER IL TAVOLO TECNICO

TRENTO. La carenza di operatori con i concorsi che rischiano di non rispondere ai fabbisogni degli ospedali e che contemporaneamente potrebbero svuotare le Rsa di personale preziosissimo, i posti letti ormai saturi nelle case di riposo trentine e il cambio delle regole sulla fornitura di farmaci e di dispositivi medici di uso corrente e materiale di medicazione e l’acquisto di armadietti oggi non più utili. La sanità e l’assistenza è in fortissima sofferenza per “l’incapacità della Provincia di ascoltare e di dare risposte”, spiegano Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “Sono stati 5 anni di un assessorato assente e che ha prestato poco o nulla attenzione agli allarmi lanciati da sindacati Confederali in rappresentanza di lavoratrici e lavoratori”.

La carenza di personale si fa sentire tanto nelle strutture del sistema sanitario pubblico quanto in quelle del privato. L’Azienda sanitaria, viene spiegato in una nota della Provincia, ha da poco concluso un concorso per reclutare questa figura professionale negli ospedali del Trentino, in seguito al quale ci sono una settantina di posizioni che provengono dall’ambito delle Apsp: “Al fine di non intaccare il prezioso patrimonio di personale delle Rsa abbiamo deciso di chiamare a tempo determinato gli infermieri della nostra graduatoria, inoltre valuteremo insieme agli enti gestori delle strutture, con i quali vi è sempre stato un confronto e una collaborazione costante in particolare nel periodo pandemico, un passaggio graduale che non vada ad incidere sull’attività”.

I vasi sono comunicanti, come più volte evidenziano dai sindacati. “Il concorso poi è stato bandito a tempo indeterminato – proseguono Diaspro, Pallanch e Bassetti – ma si sono accorti, tardivamente, che questo avrebbe avuto delle ripercussioni durissime sulle RSA pubbliche e private. Oggi parlano di contratto a tempo determinato ma non si possono cambiare le regole così in corsa con tanta facilità e superficialità. Abbiamo fin da subito sottolineato gli errori e i problemi di quella decisione, non siamo stati ascoltati e adesso i nodi vengono al pettine. E’ grave e una mancanza di rispetto verso gli tutti gli operatori”.

L’Apss e la Provincia sono intervenute anche per spiegare che le criticità che interessano le Rsa e la mancanza di personale “non mettono a rischio i posti letto nelle Apsp trentine”. Affermazione che, però, non convince le parti sociali. “In valle dell’Adige tra Trento e Rovereto non ci sono spazi e si rischia la bomba sociale – spiegano Diaspro, Pallanch e Bassetti – perché questa dinamica è generalizzata in grandissima parte del Trentino. La situazione è complessa e il tempo delle facili rassicurazioni è finito. I problemi sono stati sottovalutati e sarebbe ancora più grave se le autorità credono davvero che non ci siano criticità da affrontare in modo urgente”.

Capitolo somministrazione della terapia. “Non rinnovare l’accordo con le farmacie è un errore”, continuano Diaspro, Pallanch e Bassetti. “A pagare le conseguenze di queste scelte senza strategia e visioni saranno gli ospiti delle RSA. Siamo preoccupati per queste decisioni prese senza coinvolgere e consultare gli attori del settore”. Una criticità da non sottovalutare per i sindacati quelli degli armadietti farmaceutici. “Sono stati annunciati con grande clamore da piazza Dante nel 2019, sono stati finanziati e pagati e oggi si torna indietro facendo finta di nulla. Un cambio di programma che ci lascia perplessi per non dire peggio”.

Sono tanti i nodi nella sanità trentina, anche sulla pianificazione futura. “La Provincia si ostina a non togliere il numero chiuso sul polo universitario per le professioni sanitarie. Ma Verona lavora per Verona mentre il Trentino resta a guardare, passivo e senza entrare nei processi. Stesso discorso per i corsi Oss, la Fondazione Demarchi non è stata più coinvolta dall’allora assessora Borgonovo Re ma, nonostante le richieste avanzate in questi anni, non sono più stati ripristinati e si è perso tempo prezioso”.

E’ urgente convocare un tavolo tecnico. “Finalmente si decide di affrontare il problema ma l’assessora Stefania Segnana deve ascoltare realmente le criticità, rilevate da tutti gli attori del settore e non solo come mossa per la campagna elettorale, per cercare di recuperare qualche voto da chi opera e lasciato in balia degli eventi, senza una guida per 5 anni”, concludono Pallanch, Diaspro e Bassetti.

Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl EE.LL.
L. Diaspro – B. Pallanch – A. Bassetti

Scarica il pdf: COMUNICATO OO.SS. – CRITICITA’ PERSONALE RSA – IMMEDIATA CONVOCAZIONE PER IL TAVOLO TECNICO – 1.07.2023

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07 Lug
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FUGA DEGLI INFERMIERI DALLE RSA – CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. DA SEMPRE IN ALLARME SENZA RISPOSTE DALLA PAT

FUGA DEGLI INFERMIERI DALLE RSA – CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. DA SEMPRE IN ALLARME SENZA RISPOSTE DALLA PAT

TRENTO. “La carenza di professionisti sanitari all’interno delle Rsa sta infuocando il periodo estivo”. A dirlo Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “Ma rappresenta la dura realtà che da anni ‘urliamo’ alla Provincia, senza però avere risposte responsabili. È urgente in primis attivare un tavolo tecnico urgente con Upipa e Spes per affrontare il problema organizzativo, ormai diventato un disastro”.

Negli scorsi giorni Upipa ha richiesto all’Assessorato di riferimento un incontro e attenzione alle criticità che interessano un segmento importante del welfare trentino.

“Ci trova sicuramente concordi – proseguono Diaspro, Pallanch e Bassetti – ma riteniamo che all’alba dell’apocalisse da noi annunciata, le soluzioni debbano arrivare dall’assessora Segnana che per troppi anni non ha garantito un dialogo con i sindacati, se non paventando una presa d’atto delle questioni rilevate il 2 maggio, in palese continuità d’assenza di risposte”.

La Provincia intende intervenire per risanare i bilanci in perdita delle Apsp. Non è però la soluzione alla carenza organica a oggi emergenziale, ancora di più in considerazione che gli enti dovrebbero dimostrare di ‘fare cassa’ sulla voce più consistente di bilancio: il personale. Quale riflessione abbia fatto l’assessorato per intimare alle Apsp la rescissione del contratto con le farmacie, rimane a noi oscura, ma preoccupante, dato che saranno ora gli infermieri che dovranno predisporre i farmaci per la terapia. Sgravare gli operatori di questa incombenza era una risposta anche alle carenze organiche strutturali”.

Un settore, spiegano i sindacati, lasciato per anni navigare a vista.

“Necessario, lo ripeteremo allo sfinimento, valorizzare il personale, attraverso rinnovi contrattuali che permettano alle lavoratrici e lavoratori di sentirsi apprezzati e non denigrati economicamente, ancora, revisionando l’Ordinamento Professionale, con risorse dedicate, nell’esigenza di dare rispondenza d’inserimento nei nuovi inquadramenti, per la professionalità raggiunta, data l’evoluzione dei percorsi formativi degli ultimi 20 anni.”

La revisione del sistema RSA deve passare dal confronto con le OO.SS. per garanzia di stanziamenti straordinari.

“Negli anni, l’assenza drammatica di prospettiva e visione, accompagnata dalla mancata volontà di confronto con chi rappresenta figure essenziali inserite nelle Rsa, ha prodotto il risultato dell’abbandono strutturale del settore da parte di chi aveva e ha l’obbligo di dare risposte alla società trentina”.

Gli allarmi sono rimasti inascoltati, problemi acuiti dalla lunga emergenza Covid, e ora la situazione è sul punto di non ritorno.

“Il futuro che ci attende ha la necessità di riscontri immediati e decisioni strutturali. Vivere di slogan ‘sperando di cavarsela elettoralmente’ non è la risposta che circa 4.000 professionisti sanitari e assistenziali delle Rsa pubbliche e private trentine, si sarebbero aspettati di ricevere negli ultimi anni. Ricordare che per assenza d’ossigeno si rischia la morte, appare forte come similitudine, ma il futuro delle Rsa, orfane di professionisti essenziali per la loro operatività, non sembra avere altra risposta se non quella dell’insediamento di un tavolo tecnico provinciale permanente”.

Un tavolo composto da Provincia, Upipa, Spes e sindacati del comparto Autonomie Locali.

“Il tavolo non è la soluzione alla carenza di personale, ma la tangibile presa d’atto che la situazione è grave e della condivisione, da parte dell’Assessorato alla Politiche Sociali e Salute, dell’obbiettivo generale di garantire la sostenibilità e continuità del sistema socio assistenziale/residenziale trentino”, concludono Diaspro, Pallanch e Bassetti.

Per la FP CGIL

Luigi Diaspro

Per la CISL FP

Beppe Pallanch

Per la UIL FPL EE.LL.

Andrea Bassetti

Scarica il pdf: 30.06.2023 – FUGA INFERMIERI DALLE RSA – COMUNICATO UNITARIO CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL.

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30 Giu
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Chiusure estive 2023

CHIUSURA UFFICI UI E SERVIZI CAF E PATRONATO

  • UIL DEL TRENTINO & PATRONATO ITAL UIL DI TRENTO E ROVERETO: DA GIOVEDI’ 10 AGOSTO A VENERDÌ 18 AGOSTO 2023
  • PATRONATO ITAL UIL SEDI DI PERGINE-RIVA-CLES-MEZZOLOMBARDO: DA LUNEDI’ 7 AGOSTO A VENERDÌ 18 AGOSTO
  • TUTTE LE SEDI DEL CAF: DA LUNEDI’ 7 AGOSTO A VENERDI’ 18 AGOSTO
    Tutti gli uffici riapriranno regolarmente lunedì 21 agosto.

Scarica il pdf: AGOSTO 2023 (1)

 

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30 Giu
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Violenza di genere e lavoro. Un garante della parità

Il T – 30 giugno 2023 (altro…)

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30 Giu
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DOTE FINANZIARIA

DOTE FINANZIARIA

 

La Provincia Autonoma di Trento, alla nascita o all’adozione di figli, prevede la concessione di contributi necessari all’estinzione di prestiti bancari della durata massima di 5 anni.
Il contributo – concesso per prestiti stipulati tra agosto 2022 e il 31 dicembre 2023 – può estinguere importi residui tra i 15.000 e i 30.000 euro.
I prestiti devono essere stipulati, con una banca convenzionata, prima della nascita o adozione del figlio.

 

Requisiti:
-Essere residenti in Trentino da almeno due anni alla data di domanda di contributo (almeno uno dei due genitori)
-Età inferiore a 40 anni (almeno uno dei due genitori)
-ICEF non superiore a 0,40 (indicatore Assegno Unico provinciale)
-Aver costituito il nucleo famigliare dopo il 1 gennaio 2020

La domanda di contributo va presentata all’Agenzia provinciale per la coesione sociale
all’indirizzo pec

agenzia.coesionesociale@pec.provincia.tn.it

entro 2 mesi dalla nascita del figlio (o sentenza di adozione). Contestualmente, al Patronato
Ital è possibile presentare la domanda di Assegno Unico nazionale e provinciale.

 

INFO:
WWW.TRENTINOFAMIGLIA.IT

Scarica il pdf: DOTE FINANZIARIA print

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30 Giu
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Assestamento. I sindacati: «Bene l’intervento sull’addizionale Irpef Ma poche risorse per lavoro, famiglia, casa e salute»

Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 30 giugno 2023 (altro…)

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30 Giu
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Legge economia: approvazione bipartisan

Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 29 giugno 2023 (altro…)

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29 Giu
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LA PAT STANZIA 3 MILIONI DI EURO… A SPESE DI DI CHI? COMUNICATO STAMPA CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. 28.06.2023

LA PAT STANZIA 3 MILIONI DI EURO… A SPESE DI DI CHI?

COMUNICATO STAMPA CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. 28.06.2023

TRENTO. I Segretari di Cgil FP Luigi Diaspro, CISL FP Beppe Pallanch e UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti, richiamano l’attenzione ed attenta lettura, in merito allo stanziamento di 3 milioni di euro della PAT, a ristoro dei bilanci delle APSP del Trentino:
“Ben venga, per tutti i cittadini e le comunità, che la PAT risani i bilanci in perdita delle APSP, tuttavia, quello che ci allarma come OO.SS.Confederali è che questa manovra sia condizionata dalla programmazione per il 2023 di misure di contenimento della spesa”.

Nella determina si legge che la PAT vincola l’erogazione del contributo alla programmazione di una riduzione delle spese in ciascuna Apsp sull’esercizio dell’anno in corso.

Analizzando i bilanci delle Apsp spicca che nella voce “costo della produzione”, che rappresenta tutti i costi sostenuti da una RSA, circa il 70% delle uscite è riferito ai “costi del personale”, difatti si legge nella determina, che il 2022 ha visto lievitare il valore di TFR/tfs del personale a causa della rivalutazione in base all’inflazione.

La domanda viene spontanea; se la maggioranza delle spese è legata al personale, in che modo le Apsp intendono risparmiare, visto che gli organici sono ormai all’osso?

Ed ecco suonare il campanello d’allarme da parte delle OO.SS, perché succede già che alcune Apsp tardino a liquidare la quota TFR a carico ente come prevede il contratto, superando i 90 giorni; succede che non vengano stanziate risorse nel Foreg per riconoscere l’impegno del personale che, nonostante tutto, continua a prestare servizi di qualità; succede ancora, che l’assessorato intimi alle Apsp di rescindere il contratto con le farmacie, che predispongono i farmaci per la terapia, attività questa che serve anche per ridurre il carico di lavoro sul personale infermieristico in molte strutture, data la grave carenza d’organico; ancora, che dire dell’annosa questione dei rientri effettuati dal personale? Dove, in certe Apsp, viene posto in essere per evitare le assunzioni che risulterebbero una spesa in più.

Aggiungiamo poi che, se non bastasse, a seguito di una modifica avvenuta nel 2010 alle Direttive, sulle assenze del personale, di qualsiasi inquadramento, ad esempio: i permessi legge 104, la maternità, le malattie, le APSP, ricevono un rimborso a forfait e la spesa che supera tale copertura rimane a carico dell’ente, senza alcuna assicurazione, come avviene invece nel privato.

Ricordiamo che durante l’incontro con l’Assessorato del 2 maggio 2023, abbiamo con forza richiesto di ripristinare un tavolo di lavoro sulle RSA, per ragionare sulle possibili soluzioni per affrontare la carenza di personale, ad oggi nessun incontro è stato realizzato.

Come CGIL FP, CISL FP e UIL FPL EE.LL., ricordiamo che “la corda” non si può tirare all’infinito, si può spezzare e se succede le conseguenze drammatiche sono sulle persone, sui lavoratori e su tutta la comunità.

Gli enti debbono essere messi nelle condizioni di poter garantire i diritti previsti dal CCPL, è necessario riaprire il confronto affinché le buone prassi, che vengono poste in essere a macchia di leopardo sul territorio, possano essere condivise e favorite, affinché il sistema della APSP rimanga pubblico, coerentemente a quanto prevede la nostra Costituzione.

Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl EE.LL.
L. Diaspro – B. Pallanch – A. Bassetti

Scarica il pdf: LA PAT STANZIA 3 MILIONI DI EURO… A SPESE DI DI CHI_ – 28.06.2023

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28 Giu
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Enti Locali. UNA TANTUM RIASSORBIBILE RIMANDATA AL MITTENTE VOGLIAMO RISORSE CONCRETE A REGIME PER IL CONTRATTO PIU’ SOLDI NELLE TASCHE DEI LAVORATORI

ENTI LOCALI. UNA TANTUM RIASSORBIBILE RIMANDATA AL MITTENTE VOGLIAMO RISORSE CONCRETE A REGIME PER IL CONTRATTO PIU’ SOLDI NELLE TASCHE DEI LAVORATORI

Trento, 23 giugno 2023

Oggi incontro in Apran in merito alla quota una tantum stanziata dalla giunta provinciale. Si tratta, lo ricordiamo, di 35,6 milioni di euro totali che rappresentano un aumento del 2,43% a fronte di un’inflazione a doppia cifra.

Spiace che una sola sigla sindacale perserveri nell’accettazione incondizionata di questa una tantum, mentre tutte le sigle, oltre a noi confederali, continuino a ritenere necessario lo stanziamento di risorse aggiuntive non riassorbibili e strutturali per un rinnovo del contratto degno dei lavoratori pubblici trentini.

Demandiamo, come dichiarato al tavolo Apran, la discussione al protocollo politico, che abbiamo richiesto con forza. Protocollo che preveda l’interno finanziamento del CCPL 2022-2024, fissato per il prossimo 18 luglio pv.

Lavoreremo da qui alla firma del protocollo per trovare la migliore soluzione!

CGIL FP – Luigi Diaspro
CISL FP – Beppe Pallanch
UIL FPL EE.LL. – Andrea Bassetti

Scarica il pdf: 2023_06_23_una tantum riassorbibile rimandata al mittente

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