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SVENDITA DEL LAVORO PUBBLICO? NO DI CGIL – CISL E UIL: risorse certe e strutturali, no una tantum riassorbibili! Il primo risultato delle risorse stanziate, grazie alla mobilitazione del 3 maggio, non basta! Occorre rinnovare i contratti!
Trento – 8 maggio 2023
Dopo la partecipata Assemblea dei 1000 del 3 maggio, si è tenuta oggi la seconda Assemblea unitaria di Fp Cgil – Cisl Fp e Uil FPL Enti Locali del comparto delle Autonomie Locali, dedicata al personale delle Apsp del Trentino.
Alla luce della presentazione della variazione di bilancio della PAT alle parti sociali, le sigle Confederali di CGIL FP, CISL FP e UIL FPL EE.LL. hanno rimarcato l’insufficienza delle risorse sul versante del rinnovo contrattuale. Sul tavolo la Giunta, dopo la manifestazione del 3 maggio, ha aggiunto ulteriori 10 milioni rispetto a quanto preannunciato in precedenza (totale 36 milioni) ma, spiegano Luigi Diaspro, Giuseppe Pallanch e Andrea Bassetti: «ribadiamo che lo stanziamento è del tutto insufficiente a fornire risposte alla perdita del potere d’acquisto dei salari e agli impegni politici assunti su ordinamento professionale, sistema indennitario, adeguamento e revisione utilizzo del buono pasto ».
La misura dei 36 milioni rimane una tantum (una volta sola) per un importo lordo quantificabile attorno ai 540 euro medi lordi per il solo 2023 mentre, nonostante le riassicurazioni della Giunta, non abbiamo alcun riscontro sul rinnovo dei contratti di tutto il sistema pubblico provinciale che, per quanto ci riguarda, non può essere inferiore al dato Ipca del triennio 22/24 pari al 9%, ovvero circa 160 milioni.
Molti gli interventi, che hanno sottolineato i carichi di lavoro insopportabili, la frustrazione per il non riconoscimento del lavoro, l’aggressività nei confronti degli Operatori, l’inadeguatezza dei parametri, la necessità dell’inclusione del lavoro nelle Apsp come usurante e la tenuta del sistema attraverso la tutela e la valorizzazione di tutte le figure professionali attraverso la revisione dell’ordinamento professionale.
In vista dell’incontro del 17 maggio convocato dall’assessore Spinelli quindi, l’Assemblea odierna ha ribadito e rinnovato con forza il mandato assembleare del 3 maggio da più di 1000 lavoratrici e lavoratori: “non siamo intenzionati a trattare, stando agli aumenti garantiti a chi si riempie la bocca di promesse, ma in grado di pensare solo alle proprie tasche dimenticando chi eroga servizi di prima qualità”. Il mandato alle OO.SS. prevede lo stato di agitazione e mobilitazione per traguardare il rinnovo dei contratti e scongiurare quanto già avvenuto per il triennio 19/21 con gli stanziamenti dell’ultimo minuto di cui registriamo ancora oggi le note difficoltà sia per le progressioni economiche che per il riconoscimento degli arretrati nel settore dei Comuni, per la nota presa di posizione del Consorzio dei Comuni che ha contraddetto l’accordo sindacale firmato in Apran, un fatto gravissimo ed inedito che affronteremo nelle sedi opportune.
La Giunta Provinciale ha pertanto garanzia d’assillo da parte delle OO.SS. Confederali, forti del consenso ricevuto, fino alla certezza di risorse: NESSUNA UNA TANTUM, NESSUN RIASSORBIMENTO, NESSUN PASSO INDIETRO, nel rispetto di lavoratrici e lavoratori, per ribadire che i contratti di lavoro non si svendono, si rinnovano nel rispetto delle previsioni di scadenza.
“Oggi – chiudono i Segretari Generali – rivendichiamo con forza il valore imprescindibile del lavoro pubblico e di chi vi opera, e solo la certezza di risorse adeguate potrà far rientrare dello stato d’agitazione, che continuerà nelle opportune forme di protesta con le lavoratrici e i lavoratori organizzati dalle sigle Confederali ”.

Più salari e meno precarietà. Governo e Giunta marciano in direzione sbagliata
Cgil Cisl Uil convocano per mercoledì i direttivi unitari. Sabato a Milano per la manifestazione nazionale. “Il decreto Lavoro è solo propaganda”
Sull’emergenza salariale e il contrasto alla precarietà le risposte del Governo Meloni sono fittizie e insufficienti. Anche la Giunta Fugatti non ha fatto quasi nulla per sostenere la contrattazione e per ridare respiro al potere d’acquisto delle famiglie, tenendo bloccati nelle casse di Piazza Dante 3,5 miliardi di euro di liquidità.
E’ di questo, ma anche di riforma fiscale, di sanità e scuola pubblica, di welfare e di politiche industriali che discuteranno le delegate e i delegati di Cgil Cisl Uil convocati in un’assemblea unitaria mercoledì 10 maggio a partire dalle 9 nell’auditorium dell’Arcivescovile a Trento.
L’incontro sarà anche l’occasione per mettere a fuoco i temi della mobilitazione indetta a livello nazionale e che vedrà lavoratori e pensionati trentini scendere in piazza sabato 13 maggio a Milano nella manifestazione indetta dalle tre sigle per tutte le regioni del nord Italia.
A livello nazionale Cgil Cisl Uil bocciano in larga parte il decreto lavoro, definendolo poco più che propaganda. Il taglio del cuneo fiscale per sostenere il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori è una richiesta sindacale, ma nella formulazione dell’Esecutivo Meloni è parziale e insufficiente visto che durerà solo cinque mesi. Non c’è reale risposta all’emergenza retributiva in Italia come in Trentino, inoltre, se non si sostiene la contrattazione. “Così il taglio della contribuzione rischia di essere solo un regalo alle imprese”.
Cgil Cisl Uil puntano il dito anche contro le misure su voucher e contratti a tempo determinato. “Un aumento della precarietà di cui non si sentiva assolutamente il bisogno”.
Ci sono poi i temi legati al finanziamento della sanità e della scuola pubblica, una riforma fiscale che ai sindacati appare iniqua e una lotta ad evasione ed elusione fiscale fin troppo timida. Infine il tema del Pnrr: bisogna sfruttare quelle risorse per promuovere una transizione inclusiva e giusta verso l’economia verde e digitale.
A livello locale Cgil Cisl Uil ribadiscono che usare al meglio le competenze dell’Autonomia è decisivo per incrementare i redditi delle famiglie e la produttività, per qualificare il lavoro dei giovani e delle donne, potenziare il welfare e rafforzare le politiche per la casa, investire sulla sanità pubblica e sulla scuola.
I sindacati chiedono già da questa manovra di bilancio l’adeguamento strutturale dei sostegni all’incremento dell’inflazione, interventi per incentivare l’occupazione di giovani e donne riducendone la precarietà, politiche industriali realmente selettive indirizzate alle imprese che investono in innovazione, occupazione di qualità e rispetto dei contratti. Investimenti reali e non solo promessi in salute e sicurezza sul lavoro e un piano straordinario per il personale e l’assistenza sanitaria e socio-assistenziale sul territorio.
Trento, 8 maggio 2023

Cgil Cisl Uil: L’autonomia del sindacato è sacra. Nessuna egemonia, ma continua ricerca di unità. Dichiarazioni di Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, segretari generali di Cgil Cisl UIL del Trentino
“L’autonomia del sindacato è sacra e nel dibattito democratico interno alle organizzazioni dei lavoratori la politica farebbe bene a non intromettersi. Per questo consideriamo inopportune ed irrispettose le parole dell’assessore Spinelli in merito al confronto aperto sul grado di unitarietà cui puntare nei prossimi anni dentro il sindacato trentino.
Ribadiamo infatti che l’unità di azione e di proposta praticata in questi anni da Cgil Cisl Uil a livello locale è un valore condiviso e un punto di forza irrinunciabile nel sempre più complesso lavoro di rappresentanza che svolgiamo quotidianamente in ogni angolo del Trentino, tra esigenze, interessi e sensibilità sempre diversificate.
Proprio per questo, non esiste alcuna egemonia di una organizzazione rispetto alle altre. Se avesse osservato bene, l’assessore al lavoro si sarebbe accorto come la pratica dell’unitarietà imponga sempre un confronto franco dentro le nostre organizzazioni, si fondi sulla necessità di avanzare proposte innovative e realizzabili senza cedere mai alla logica della critica fine a se stessa e abbia la necessità di un costante processo di mediazione che nel tempo ha fatto avvicinare sempre di più le diverse culture sindacali. Non è un caso che oggi il coinvolgimento democratico dei lavoratori nelle scelte contrattuali, la partecipazione nelle decisioni aziendali, il ruolo della concertazione, il rafforzamento della bilateralità e del welfare contrattuale, la difesa dei contratti come strumenti di elevazione delle condizioni di lavoro, dopo un dibattito decennale sono ora fortemente condivise da tutte e tre le nostre organizzazioni. E quando l’unità è venuta meno, abbiamo sempre saputo ricucire gli strappi per il bene di lavoratrici e lavoratori
Tutto questo è frutto anche della scelta, maturata tanti anni, fa di scommettere come sindacati sull’Autonomia della nostra terra da far vivere anche dentro l’azione sindacale. Un’autonomia che non è mai assoluta ma relativa e che ci spinge sempre a guardare alle migliori pratiche del nord Europa. Grazie alla nostra Autonomia oggi il Trentino gode di strumenti di welfare avanzati e innovativi come Laborfonds, Sanifonds e il Fondo di Solidarietà del Trentino oltre ad aver consolidato esperienze di bilateralità e contrattazione che altre regioni non hanno. Lo abbiamo fatto, lo ribadiamo, con l’orgoglio di aver sempre anteposto la proposta pragmatica alla protesta che abbiamo messo in atto solo per sostenere le nostre priorità. E su questa strada proseguiremo il nostro impegno”.
Trento, 6 maggio 2023

UIL FPL SANITA’: PROBLEMATICHE RISCONTRATE PRESSO IL DISTRETTO VALLAGARINA
Giuseppe Varagone, Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino , interviene contro l’Apss per la inadeguatezza nella gestione del Servizio Territoriale e delle Cure primarie del Distretto di Vallagarina. Dopo aver incontrato i lavoratori sono emerse varie problematiche che codesta Organizzazione Sindacale aveva già tramite missiva fatto presente a metà marzo a cui non è stato dato seguito. A tal proposito anche nella giornata di ieri e precisamente 02 maggio c.a. abbiamo nuovamente inviato una missiva di sollecito, e siamo in attesa, tra l’altro, che i vertici Aziendali intervengano per sanare questa grave situazione.
Negli ultimi mesi, 7 Infermieri hanno cessato il proprio servizio o hanno fatto la scelta di licenziarsi e a tutt’oggi non sono stati sostituiti; quindi va da sé che i carichi di lavoro per chi è ancora in servizio sono aumentati in modo esponenziale. Questo, per i lavoratori sta comportando ore di straordinario in eccedenza e la difficoltà di poter usufruire delle ferie. Ricordo che alcuni professionisti hanno ferie residue del 2022 e tutte quelle del 2023.
In merito alla pronta disponibilità che dovrebbe essere usata solo nei casi eccezionali e/o emergenziali in modo sporadico, è diventato a tutti gli effetti orario di lavoro istituzionale visto l’ammontare del lavoro. Questo sta comportando, che i professionisti in questione, non riescono ad usufruire del distacco psico-fisico necessario.
Inoltre ci viene segnalato, che da anni non viene distribuito il vestiario necessario per poter svolgere il lavoro in sicurezza, come le scarpe antinfortunistiche, vestiario idoneo e gli zaini appositi per una maggiore distribuzione dei carichi, addirittura sono costretti a portarsi l’abbigliamento a casa per poterli lavare e sanificare. Inoltre 3 mezzi aziendali sono in disuso per rotture varie e non sono stati né sostituiti né riparati. Scandaloso è il fatto che i Professionisti debbano farsi carico della gestione dei mezzi aziendali come il cambio gomme e la manutenzione ordinaria al di fuori del proprio orario di lavoro programmato. Inoltre i mezzi sono privi di permessi per le zone ZTL di molti comuni e questo sta comportando disagi non indifferenti, di cui ritardi nelle prestazioni programmate e sanzioni amministrative che gli stessi devono remunerare a proprie spese.
Ci viene inoltre fatto presente che i Tablet in dotazione sono vecchi e non più aggiornabili per i nuovi programmi che l’Apss ha adottato. Un altro problema è quello dei buoni pasto, visto la cifra irrisoria disposizione degli stessi, a causa il caro bollette molti esercenti hanno aumento i prezzi e questo sta comportano che i lavoratori sono costretti a pagare di tasca propria la differenza.
Conclude Varagone , ma è possibile che le inadempienze dei Dirigenti Aziendali le devono pagare sempre i Cittadini e i Professionisti che operano tutti i giorni con diligenza e professionalità ? Invitiamo l’Assessorato ad intervenire con urgenza in merito.
Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino
Giuseppe Varagone
Scarica il pdf: Comunicato stampa 05.05.2023 Servizio Territoriale Rovereto

PER L’UNITA’ DELL’AZIONE SINDACALE, NON PER IL SINDACATO UNICO.
Comunicato stampa UIL del Trentino del 5 maggio in riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Segretario CGIL A. Grosselli
Le solitarie dichiarazioni rilasciate oggi da Andrea Grosselli, Segretario provinciale della CGIL del Trentino, rischiano purtroppo di provocare un passo a lato da parte della UIL del Trentino. Una cosa è ragionare sull’unità sindacale, idea da tempo perseguita anche dall’Organizzazione che mi onoro di rappresentare, altra invece è pensare ad un “Sindacato unico”.
E questo proprio anche a fronte dei tanti passi in avanti che nell’ultimo ventennio sono stati compiuti nel possibile percorso di unità. Unità di intenti, condivisione di scelte e di visione dell’autonomia speciale, di posizioni sul mercato del lavoro, sulla collocazione geopolitica europea, sul welfare hanno creato nel tempo una sinergia nei confronti delle controparti datoriali, della politica, dei governi a qualsiasi colore appartengano. Tutto ciò rappresenta davvero un unicum a livello nazionale. Ma ci sono legittime differenze di vedute, specie nei riguardi di alcune politiche pubbliche provinciali, in particolare la Scuola, l’Università, l’assetto istituzionale provinciale ed le politiche finanziarie del territorio.
La scelta di Andrea di uscire, da solo, con energia e senza aver avvisato i colleghi su tempi e modalità di esternalizzazione di argomenti tanto delicati e così coinvolgenti, crea, non lo nego, un po’ di irritazione. Un’irritazione che coinvolge non solo la Segreteria confederale, ma soprattutto le diverse categorie sindacali dove più marcate sono le differenze di pensiero sindacale e lo spirito di appartenenza.
E dire che su questo, oltre che su condivisione e riorganizzazione dei tanti servizi per i cittadini diffusi sul territorio che le istituzioni hanno delegato a Patronati e Caf, si era ragionato in diversi incontri. Evidentemente c’è la necessità che CGIL CISL e UIL del Trentino continuino a discutere e a confrontarsi e questo significa cercare insieme il modo per superare infruttuose gelosie e possibili trasversali protagonismi, non certo puntare ad un “pensiero unico”. Le differenze nascono da storie e sensibilità politiche diverse, che riportano all’origine della spaccatura negli anni ’50 nella Confederazione Generale del Lavoro, da cui sono nate le tre Confederazioni sindacali attuali, proprio per smarcarsi dal giogo ideologico politico organizzativo del secondo dopoguerra, dalla presunzione di una parte del sindacato di rappresentare, decidere e parlare per tutti, senza garantire e salvaguardare la libertà politica e di pensiero di tutti.
Con CISL e CGIL del Trentino abbiamo fatto e continueremo a fare, ne siamo certi, tanta strada assieme: nei prossimi giorni abbiamo in programma un’assemblea unitaria dei delegati e delle delegate delle nostre organizzazioni e sabato una spedizione in pullman di tante lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani ed anziani a Milano, per la mobilitazione nazionale unitaria a sostegno della piattaforma sindacale per cambiare il fisco e la previdenza, per il welfare, i diritti e il lavoro dei giovani e delle donne, per far sì che questo Paese torni a svilupparsi e crescere, in maniera compatibile e innovativa.
E certo torneremo a parlare, come fatto già nei recenti congressi confederali, di rapporti unitari e unità del sindacato, fermamente convinti che alla positiva diversità di pensiero di ciascuna organizzazione possano anche corrispondere un’unità di azione e pluralità di obiettivi capaci di fare il bene di tutto il mondo del lavoro e della nostra comunità.
Walter Alotti Segretario Generale UIL del Trentino
Trento 5 maggio 2023

